Un disastro ambientale alla luce del Sole: l'estrazione illegale di oro del fiume Madeira

Un disastro ambientale alla luce del Sole: l'estrazione illegale di oro del fiume Madeira
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Qualche giorno fa si è sparsa la voce che nel fiume Madeira, nel sud della foresta pluviale amazzonica, è stato trovato dell'oro. Così come potrete immaginare, la notizia ha mandato in brodo di giuggiole molte persone, che hanno dato il via a una "febbre dell'oro" illegale all'interno di uno dei maggiori affluenti del Rio delle Amazzoni.

Il fiume Madeira contiene il 40% delle specie ittiche di tutto il bacino amazzonico, ha una lunghezza di 3.250 km e durante la stagione della pioggia la sua profondità può raggiungere i 180 metri. All'incirca un mese fa, in seguito alla notizia dell'oro, più di 300 zattere per l'estrazione del prezioso metallo si sono trasferite nel fiume.

Ci sono tanti problemi alla base di questa estrazione illegale: le zattere sono dotate di pompe per aspirare il letto del fiume alla ricerca dell'oro - già solo questa informazione può farvi capire quanto possano essere distruttivi questi metodi - e inoltre i minatori usano sostanze tossiche a base di mercurio per separare l'oro dalla sabbia e da altro materiale roccioso. Ovviamente i resti tossici vengono gettati nuovamente nel fiume (in Russia un fiume è diventato perfino arancione a causa di alcuni scoli tossici).

Non è la prima volta che si verifica uno scenario simile, perché qualche tempo fa vi abbiamo riportato la notizia di alcuni cercatori illegali di oro che avevano distrutto un patrimonio storico di 2.000 anni fa.

Questo è un disastro ambientale palese e alla luce del Sole, che il governo brasiliano ha iniziato a condannare soltanto il 25 novembre - molto tempo dopo l'arrivo delle zattere nell'area. L'intervento delle autorità è avvenuto il 27 novembre, quando la polizia federale ha iniziato a bruciare le imbarcazioni. Le conseguenze di questa estrazione potrebbero essere nefaste per la vita del fiume.