Il distanziamento sociale per evitare infezioni da Covid-19 potrebbe non bastare

Il distanziamento sociale per evitare infezioni da Covid-19 potrebbe non bastare
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In questo sconvolgente 2020 abbiamo appreso un nuovo modo di vivere, e con esso anche nuove terminologie: distanziamento sociale, sanificazione, norme igieniche e mascherine sanitarie. Di recente il CDC statunitense ha ammesso che probabilmente anche le distanze di sicurezza interpersonali fin ad ora adottate potrebbero non essere sufficienti.

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sono un importante organismo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti d'America, facente parte del Dipartimento della Salute statunitense. Alcuni portavoce dell’ente son stati interrogati sulla reale utilità della distanza di sicurezza che bisogna mantenere quando ci si trova all’esterno o in ambienti affollati, e hanno risposto con delle dichiarazioni molto interessanti.

I modi più efficaci per contrarre il COVID-19, come sappiamo, sono i seguenti: essere vicino a qualcuno già infetto e che potrebbe tossire, starnutire, parlare o respirare; inalare il virus di qualcun altro attraverso il naso e/o la bocca; vivere quotidianamente con una persona affetta dal Covid-19 e condividerne gli spazi vitali.

Per tale ragione le più grandi organizzazioni sanitarie del mondo hanno trovato saggio imporre una distanza di sicurezza che varia da 1 metro fino anche a 2 metri, a seconda dei casi e della gravità delle infezioni in corso sul proprio territorio.

Il CDC ha aggiunto che il distanziamento sociale di 1.8 metri imposto in molti stati americani è un ottimo repellente per le infezioni, ma che è una misura discrezionale, e che potrebbe non essere sufficiente in determinate condizioni: trovarsi in ambienti chiusi, non ventilati correttamente, potrebbe essere un rischio ulteriore in quanto il virus avrebbe più possibilità di ristagnare nell’aria.

"Ci sono prove che in determinate condizioni, le persone con COVID-19 sembrano aver infettato altri che erano a quasi due metri di distanza", ha segnalato l'agenzia. "Queste trasmissioni sono avvenute all'interno di spazi chiusi che avevano una ventilazione inadeguata. A volte la persona infetta può respirare pesantemente, ad esempio mentre canta o fa esercizio fisico”. Il riconoscimento da parte del CDC che il virus può essere disperso nell'aria - fluttuando in particelle più piccole, piuttosto che cadere a terra - è qualcosa su cui molti altri esperti di salute pubblica hanno espresso preoccupazione negli ultimi mesi.

Tuttavia, come buona notizia, rimane certo che il virus sia difficile da trasmettere mediante il contatto di superfici comuni, a meno che non si è tanto sconsiderati da portarsi immediatamente le mani alla bocca, al viso o agli occhi senza prima averle lavate accuratamente.

In questo periodo di crisi – con i numeri di casi in aumento nel periodo autunnale – ci basti mantenere la calma ed attenerci quanto più possibile alle linee guide che già tutti conosciamo: indossare sempre le mascherine ed evitare luoghi affollati o locali se non per lo stretto necessario. Di recente abbiamo provato anche a farci un'idea su come distinguere la normale influenza stagionale da quella di Covid-19.