Sono state le donne uno dei fattori determinanti nell'evoluzione del rapporto cane-uomo

Sono state le donne uno dei fattori determinanti nell'evoluzione del rapporto cane-uomo
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In un'analisi multidisciplinare, guidata da ricercatori della Washington State University, sarebbe stato provato come il processo co-evolutivo nel rapporto tra uomo e cane sia stato influenzato da svariati fattori, tra cui anche il genere della persona che aveva il compito di prendersi cura dell'animale.

Ormai lo sappiamo fin troppo bene: i cani sono l'esempio eccellente di domesticazione che, per secoli, è stata portata avanti dagli uomini. Paradossalmente, però, sono pochissimi gli studi antropologici che cercano di focalizzarsi sul rapporto, nel corso della storia, tra gli uomini e i nostri compagni a quattro zampe.

Per questo, l'università americana che vi abbiamo citato ha deciso di raggruppare svariati studiosi e lasciare loro condurre le loro ricerche, tra cui quelle antropologiche, su una serie di dati ricavati da più di 844 scritti etnografici, raccolti tutti nel database della Human Relations Area Files (a New Haven, Connecticut).

Tra l'infinità di informazioni provenienti da 144 antiche società mondiali registrate, si è potuto osservare come il rapporto tra cane ed essere umano si sia evoluto nel tempo e quali siano stati i fattori determinanti.

Fra questi rientra in assoluto la presenza costante del genere femminile. Secondo lo studio, se l'animale tendeva ad avere un miglior rapporto con le donne, adulte e non, di una comunità, era più probabile che venisse integrato all'interno del nucleo e che venisse premiato con affetto, quasi come se fosse rivolto ad un altro essere umano, e protezione.

Si è parlato anche, in maniera generale, di temperatura e adesso proveremo a spiegarvi meglio il perché: l'utilità dei cani, in passato, variava a seconda della loro percezione del calore e del freddo. Essendo degli animali con una temperatura corporea leggermente superiore alla nostra, in estate o nei luoghi caldi della terra tendevano a surriscaldarsi maggiormente ed essere meno energici e consenzienti per gli grandi sforzi richiesti dai padroni. Vi sono state, ovviamente, delle eccezioni, soprattutto intorno alle zone dei tropici, ma il trend evolutivo è sempre rimasto quello appena citato.

Più plausibilmente, la caccia è stato un altro fattore essenziale per creare quel forte legame cane-uomo che esiste oggi: molti gruppi sociali dediti alla ricerca di fonti alimentari primarie erano soliti avere un rapporto più sentito con il proprio amico a quattro zampe. Al contrario, in quei periodi storici in cui era più facile procurarsi il cibo per le persone comuni, il legame tendeva a sciogliersi e il cane era solito essere trattato come un semplice animale come tutti gli altri.

Da quanto si evince dalla tesi avanzata dai ricercatori della Washington State University, l'evoluzione tra uomo e cane è sempre stata legata l'una all'altra in maniera indissolubile. Si rinnega, quindi, l'idea che siano stati gli stessi esseri umani a scegliere intenzionalmente quali canidi crescere e quali no. Al contrario, si tratteggia una sorta di scelta volontaria, da parte di uomo e animale, di stare vicini per tutti i vantaggi che ne potevano conseguire da ambo le parti.