Donne e Rinascimento: vediamo quali regine guidarono le redini dell'Europa nel XVI secolo

Donne e Rinascimento: vediamo quali regine guidarono le redini dell'Europa nel XVI secolo
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Una serie di eventi importanti per la storia europea hanno marcato il confine tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna. Proprio in questo momento di "rinascita", la politica, che fino a quel momento era stata guidata prevalentemente da figure maschili, venne destabilizzata da regine molto potenti. Vediamo chi furono.

  • Isabella di Castiglia (1451-1504)

Isabella fu una sovrana rivoluzionaria nella storia della Spagna. Col suo matrimonio, riuscì a creare un unico regno unendo la Castiglia e l'Aragona.

La figura di questa regina fu molto controversa. Vi basti pensare che al primo incontro col suo futuro coniuge si presentò stringendo una spada, simbolo di virilità maschile.

I due, però, trovarono una linea politica comune che portò la Spagna ad essere una delle principali potenze europee durante tutto il Rinascimento storico, cioè quel periodo compreso tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI.

  • Caterina d'Aragona (1484-1536)

Il compito di una regina, all'epoca, era chiaro: dare alla luce un figlio maschio legittimo che potesse portare avanti l'eredità regale. Isabella di Castiglia, nella teoria, lo fece. Partorì, infatti, un erede maschio che, però, non ebbe una lunga vita.

Per Fernando d'Aragona, quindi, divenne essenziale avere delle figlie per poter stringere accordi con le nascenti monarchie europee. Fra queste vi fu Caterina d'Aragona.

La ragazza, in un primo momento destinata al primo genito di Enrico VII, Arturo, si sposò, alla fine, con Enrico VIII. Su esempio della madre, non si lasciò sopraffare dal carattere autoritario del marito e, oltre a condurre una battaglia da sola contro gli scozzesi, influenzò indirettamente la politica estera inglese. Per sua sfortuna, però, ebbe solo una figlia femmina, Maria.

  • Margherita d'Austria (1480-1530)

Figlia del futuro imperatore del Sacro Romano Impero, Margherita d'Austria avrebbe dovuto sposare il re francese Carlo VIII. Tuttavia, l'alleanza tra Austria e Francia decadde e la principessa venne data in moglie a Giovanni d'Aragona, figlio di Isabella e fratello di Caterina.

Una seria di catastrofici eventi l'hanno portata, alla fine, a governare i Paesi Bassi, dove guidò il paese come reggente, in attesa che suo nipote, Carlo V, crescesse. Da quel momento in poi cominciò ad essere definita "La Grande Madre d'Europa", per via della sua costante presenza nella risoluzione dei conflitti internazionali.

  • Luisa di Savoia (1476-1531)

Il Ducato di Savoia era una realtà molto piccola in Europa, ma non meno importante nei giochi di potere. Quando i re francesi cominciarono a morire l'uno dopo l'altro, presto divenne evidente come Luisa sarebbe riuscita a porre suo figlio Francesco nella linea di successione del trono francese.

Francesco I di Valois divenne, quindi, re, ma era chiaramente sua madre a guidare le redini della monarchia. Grazie alla sua amica d'infanzia, Margherita d'Austria, riuscì a convincere il figlio a firmare la Pace di Cambrai, detta anche "pace delle due dame". Questa pose fine alla guerra della Lega di Cognac e, con la successiva pace di Cateau-Cambrésis, pose le basi per la dominazione spagnola in Italia.

  • Maria I ed Elisabetta I Tudor (1516-1558; 1533-1603)

Quando il giovane re Edoardo VI morì nel 1553, la prima erede assoluta di Enrico VIII mosse le sue truppe contro Londra e prese il potere con la forza. Da quel momento in poi, ispirata dalla nonna e dalla madre, riportò il cattolicesimo nei domini inglesi con violente repressioni.

Sarà Elisabetta I a riportare "la pace" in Inghilterra. Incoronata come "la Regina Vergine", riuscì a porre fine all'egemonia spagnola sull'Atlantico e, al contrario della sorella, non concesse l'Inghilterra a nessun'altra potenza con una politica matrimoniale. Sarà proprio con lei che il periodo delle grandi regine rinascimentali si concluderà.

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