Doppia utenza, pirateria e pochi abbonati: Tim spiega cosa non ha funzionato con DAZN

Doppia utenza, pirateria e pochi abbonati: Tim spiega cosa non ha funzionato con DAZN
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Mentre si fa largo l’ipotesi di una rimodulazione di DAZN dalla prossima stagione, TIM ha fatto il punto su ciò che non ha funzionato nell’accordo siglato con la piattaforma che trasmette tutta la Serie A da questa stagione. Le ipotesi sono state messe nero su bianco in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria al 31 Dicembre 2021.

L’operatore telefonico lascia intendere che la partnership TIM-DAZN deve essere rivista anche alla luce del calo dell’EBITDA legato alle operazioni domestiche che è passato da 5 a 4,3 miliardi di Euro.

Secondo TIM, le ragioni che non hanno fatto funzionare l’accordo con DAZN sono diverse: al primo posto c’è ovviamente la pirateria, che evidentemente è ancora troppo alta nel nostro paese ed ha portato ad un numero inferiore di abbonamenti rispetto a quelli previsti. D’altronde, nelle ultime settimane abbiamo più volte parlato di operazioni contro il fenomeno dell’IPTV che purtroppo brulica nel nostro paese. Al secondo posto c’è la mancata interruzione della visione contemporanea su più dispositivi con lo stesso abbonamento. A riguardo DAZN è al lavoro ma ha lasciato intendere che le misure verranno messe in campo solo dalla prossima stagione e non da quella in corsa, come ipotizzato da alcuni rumor che hanno portato a feroci proteste da parte degli utenti, molti dei quali si sono detti pronti a disdire immediatamente.