Un drone ha fotografato un carrarmato e una nave nazista nuotare nel Po

Un drone ha fotografato un carrarmato e una nave nazista nuotare nel Po
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Alessio Bonin, un fotografo di Viadana, con il suo drone, ha fatto luce su una pagina di storia rimasta nei meandri del fiume più lungo d’Italia. Dalle profondità del Po emergono una nave, una grossa zattera e un carrarmato nazista abbandonati sulle sponde di fronte al piccolo comune Pomponesco.

L’imbarcazione e il veicolo pesante nazista sono stati rinvenuti rispettivamente tra Pomponesco (MN) e Gualtieri (RE) e a Sermide (MN). Le locomozioni furono probabilmente abbandonate durante la ritirata. Simone Guidorzi, direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po, non ha esitato nel sottolineare l’importanza della scoperta.

La zona, nota come “Isola degli internati” apparteneva ad un’azienda agricola composta da ex prigionieri del conflitto mondiale. Le fotografie, realizzate da Bonin con il suo drone (a proposito, sapevate che si sta lavorando ad un drone basato su un progetto di Leonardo?), sono visibili sul suo profilo Instagram. Queste due scoperte hanno fatto presuppore che in quella zona ci possano essere altri “scheletri nell’armadio”. L'intuizione non è risultata per niente sbagliata.

Sono emerse anche due zattere, o “chiatte”, chiamate “Zibello” e “Ostiglia”, capaci di trasportare 5.000 quintali. Il cantiere che ha forgiato queste due imbarcazioni si trovava a Venezia. Vista la posizione geografica, probabilmente il metallo utilizzato è quello donato dall’Austria, come debito di guerra.

Renzo Bergamini, sindaco di Gualtieri, ha detto la sua sulle scoperte, all’Ansa: “Dagli anni 2000, almeno sei mesi all’anno riusciamo a vedere queste bettoline affondate. Tanto che ci sono da allora iniziative per portare qui turisti e cittadini ai quali spieghiamo la storia. Certo, con questo livello di siccità, in questo periodo riusciamo a vedere qualcosa di più del solito, arrivando anche a tre quarti rispetto alla metà. Le chiatte servivano per trasportare cereali e idrocarburi all’epoca. Recuperarle? No, sono imbarcazioni importanti e sarebbe davvero arduo se non quasi impossibile. Inoltre, sfasciarle per ricomporle sarebbe un peccato. Stanno bene qui, l’area è comunque valorizzata dal punto di vista storico”.

Come potete immaginare, questi siti sono molto meno rari in Germania; infatti è stato da poco scoperto un nascondiglio nazista ad Hagen.