Dunque, ora che è passato l'Art 13 cosa ne sarà dei Meme?
INFORMAZIONI SCHEDA
Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato la controversa riforma del Copyright che include pure gli ampiamente dibattuti Art 11 e Art 13. Quest'ultimo impone che ogni servizio online di dimensioni medio-grandi implementi un upload filter che impedisca la condivisone di materiale protetto da diritto d'autore. Per molti è la fine dei meme.
Immagini satiriche, basate su pattern che si ripetono all'infinito e che vengono modificati e rimaneggiati dagli utenti in modi sempre diversi, andando a creare una vera e propria cultura del web. Il problema è che la maggior parte di questi contenuti, seppur con finalità parodistiche, attingono a piene mani da celebri scene di film o da altri elementi della cultura pop. In altre parole: da prodotti sotto copyright i cui diritti sono detenuti da multinazionali. E sebbene questo sia piuttosto evidente, appunto, per tutti i meme presi da film e videogiochi, è altrettanto vero pure per quasi la totalità dei meme con foto di persone a caso, spesso prese da archivi di immagini stock, anche questi ovviamente rigorosamente protetti da copyright.
Insomma, ora che ogni sito con più ci cinque milioni di visitatori unici mensili e in attività da almeno tre anni dovrà dotarsi di un upload filter, che ne sarà dei meme? Alessando Lolli, autore del libro "La guerra dei meme" (Saggi POP, Effequ) aveva provato a fare una lista sommaria dei meme a rischio su Esquire. Tra quelli a rischio ban troviamo il classico con Willie Wonka, ma anche quelli più recenti basati su Infinity War e, rientrando nell'ultima categoria esaminata, pure il meme "Distracted Boyfriend": quello con il ragazzo che, abbracciato alla consorte, si fa tentare dal guardare con occhio "interessato" un'altra ragazza —è una immagine stock protetta da copyright.
Un upload filter rigososo e non in grado di comprendere il contesto di una immagine, si troverebbe costretto a rigettare tutti questi contenuti, negandone l'upload a qualsiasi persona che non ne detenga il copyright. Insomma, la fine dei meme per davvero.
I difensori della riforma, spiegava Wired UK, fino ad oggi hanno risposto a questa accusa dicendo che i meme, in quanto parodie, sono condivisibili liberamente anche sotto la nuova riforma sul Copyright. Eppure i critici dicono che sarà impossibile per gli upload filter distinguere tra parodia e immagine contro il copyright, con la conseguenza che l'eccezione alla regola non sarà rispettata. In altre parole, dovremmo aspettare le prime implementazioni del filtro per scoprire se il nostro incubo peggiore diventerà realtà.
FONTE: Wired UK
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