Duro colpo per l'open source: Monaco sostituisce Linux con Windows

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Se fino ad oggi qualcuno ci avesse chiesto un esempio di come un'intera comunità possa utilizzare interamente una qualsiasi distro Linux al posto di Windows, vi avremmo sicuramente indicato Monaco di Baviera.

Infatti, la città tedesca era considerata da molti come pioniera dell'open source, con una solida infrastruttura basata su varie distro Linux (tra cui ne figura una creata appositamente denominata LiMux) e LibreOffice che si era costruita nel corso dell'ultimo decennio.

Ebbene, tutto questo verrà smantellato entro il 2020, con l'inizio dei lavori previsto già per il prossimo anno. Le motivazioni? Stando al sindaco del Comune di Monaco di Baviera, queste andrebbero ricercate nei "costi meno in vista" derivanti dall'utilizzo delle distribuzioni Linux, con il nuovo personale che deve essere "addestrato" all'utilizzo di un sistema operativo che non conosce. In base a questo, dunque, il comitato amministrativo ha deciso di ritornare a Windows e Microsoft Office. Manca ancora l'approvazione del Consiglio Comunale, fissata per il prossimo 23 novembre, ma è chiaro a tutti che ormai si tratta solo di una formalità.

Tante le lamentele, a partire da Karl-Heinz Schneider, capo del dipartimento IT di Monaco di Baviera, che ha dichiarato che "queste decisioni non sono state prese sulla base dei fatti, ma in base all'emozione e a considerazioni politiche". Della stessa opinione anche Florian Roth, il leader del partito dei Verdi: "Ho la sensazione che il dipartimento IT non voglia farlo, ma debba perché i due partiti che hanno la maggioranza lo vogliono. [...] Abbiamo tra le 12.000 e le 20.000 macro che sono legate a LibreOffice. Ora dovremo convertirle a Microsoft Office, ma non sappiamo quanto sia difficile né esattamente quante siano".

Questo passaggio comporterà chiaramente un investimento di ingenti quantità di denaro da parte del Comune di Monaco, mentre la scelta di adottare soluzioni Linux era riuscita a far risparmiare alla città ben 11 milioni di euro relativi alle licenze e al fatto che aveva consentito di "riciclare" diversi vecchi PC rendendoli ancora utilizzabili. Tutto questo non sarà più possibile d'ora in poi.