C'è stato un algoritmo che ha quasi fermato lo sviluppo delle armi nucleari
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Le armi nucleari sono sicuramente la peggiore invenzione dell'umanità, ma sapete che c'è stato un algoritmo che ha quasi impedito l'intera corsa agli armamenti nucleari? Dopo che gli USA sganciarono i due ordigni su Hiroshima e Nagasaki, il paese a stelle e strisce si accorse che un'arma del genere non doveva essere in mano di nessuno.
Di conseguenza, la superpotenza decise di tenere dei colloqui con i sovietici e altre nazioni dotate di capacità nucleare con l'obiettivo finale di fermare lo sviluppo, ma com'è ovvio pensare, le nazioni non erano in grado di fidarsi l'una dell'altra abbastanza da accettare un accordo.
L'urgenza di discutere nuovamente avvenne dopo i primi test nell'atollo Bikini, quando la detonazione delle bombe fece piovere materiale radioattivo sulle isole vicine e sui pescherecci, provocando un acuto avvelenamento da radiazioni.
Per evitare l'uso delle bombe atomiche, ogni nazione doveva disporre della tecnologia per identificare che era in corso un test: gli idrofoni potevano rilevarli sotto il mare e gli atomi residui nel cielo, ma come identificare i test sotterranei? Questi rappresentavano la sfida più grande. Qui entra in gioco uno degli algoritmi più importanti nella storia della tecnologia: la trasformata discreta di Fourier.
Quest'ultima è ampiamente utilizzata nel campo dell'elaborazione numerica dei segnali e nei campi correlati per analizzare le frequenze contenute in un segnale. Per individuare i test nucleari sotterranei potevano essere utilizzati i sismometri, ma dovevano in qualche modo essere isolati dal rumore di fondo dei piccoli terremoti.
La trasformata era capace di isolare questi segnali ed essere utilizzata per trovare i test nucleari sotterranei, ma purtroppo ciò non fu possibile perché all'epoca i computer avrebbero impiegato anni per decodificare ogni segnale.
Qualche anno più tardi, nel 1965, James Cooley e John Tukey, all'epoca consulenti scientifici e matematici del presidente degli Stati Uniti, idearono la Fast Fourier Transform, formula matematica che permetteva meno calcoli della trasformata discreta di Fourier, ma ormai era troppo tardi poiché Stati Uniti e Unione Sovietica erano già diventate potenze nucleari.
Nonostante ciò, la Fast Fourier Transform ha trovato nuovi usi in quasi tutte le singole applicazioni di comunicazione e segnalazione dati create dagli esseri umani, rendendolo uno degli algoritmi più importanti mai progettati.
FONTE: iflscience
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