Cos'è il dilemma del prigioniero? Scopriamo questo incredibile paradosso

Cos'è il dilemma del prigioniero? Scopriamo questo incredibile paradosso
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Il dilemma del prigioniero è un paradosso applicativo associato alla nota teoria dei giochi del matematico John Nash. Viene definito gioco ad informazione completa, in quanto le informazioni sono condivise da tutti i partecipanti. Si basa sulla dinamica fondante che pone in dubbio la scelta tra un comportamento di collaborazione o competizione.

Il problema presenta due rapinatori che, in seguito ad una rapina in banca, vengono arrestati e condotti in stanze separate per essere sottoposti ad un interrogatorio.

Gli accusatori non posseggono prove, né testimoni che possano confermare la colpevolezza dei due. Agli investigatori non resta che convincere uno dei due a vuotare il sacco e spifferare tutto sul suo complice, così da ricevere una pena minore. Quindi, ai due presunti criminali, non resta che collaborare con la giustizia o fare silenzio e restare fedele al complice.

Qualora entrambi scegliessero il silenzio, gli accusatori infliggeranno una pena lieve, che consta di un anno di reclusione per i due. Se uno dei due testimonia e l’altro resta in silenzio, colui che avrà parlato sarà libero e il complice subirà una pena di 5 anni. Se entrambi decidono di cooperare con la giustizia, saranno condannati a due anni pro-capite, per la corresponsabilità nel furto.

Per come viene posto l’enigma, i rapinatori, pur avendo la possibilità di ridurre la pena ad un totale di un solo anno ciascuno, sono messi di fronte, singolarmente, ad una situazione che li incoraggia a parlare. La difficoltà di venire a capo di questa situazione sta proprio nel fatto che i “giocatori” sono tenuti separati e quindi inconsapevoli della scelta dell’altro.

Il dilemma si basa sull’offrire ad entrambi i partecipanti una soluzione che avvantaggi la propria condizione personale a discapito dell’altro, piuttosto che optare per la cooperazione.

Una serie di soluzioni sono state portate per risolvere questo grattacapo, che si trova alla base di svariate interazioni economiche. Innanzitutto, nel “mondo reale”, questo tipo di interazioni si ripetono molteplici volte e, in questo caso, il problema stesso assume la dicitura di dilemma del prigioniero iterato. Processo ripetuto nel quale i giocatori optano per scelte che valorizzano la cooperazione.

In un’interazione reale, inoltre, entrano in gioco una serie di fenomeni e comportamenti, come reputazione, regole e leggi, che portano il proverbiale ago della bilancia a tendere verso un’azione di vantaggio collettivo. Ad influire ulteriormente sulla teoria, in un contesto pratico, sono i pregiudizi psicologici, le inclinazioni personali e basate sulla fiducia reciproca, che condizionano il pensiero del singolo, e di conseguenza la scelta individuale, in relazione all’immaginario della società comune, portando a fenomeni di cooperazione istintiva.

Tutto ciò rende il dilemma, in relazione a contesti di interazione socio-economici reali, un problema proiettato eccessivamente alla teoria e incapace di essere rapportato a situazioni di contesto pratico, poiché scevro dall’inclusione dei condizionamenti e delle implicazioni psicologiche e comportamentali, tipiche della realtà stessa.

Se siete interessati all'argomento, vi segnaliamo l'approfondimento sull'equilibrio di Nash (non esattamente quello di "A beautiful mind").