C'è una nuova rete di promotori delle armi stampate in 3D. "Ora sono inarrestabili"

C'è una nuova rete di promotori delle armi stampate in 3D. 'Ora sono inarrestabili'
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Negli Stati Uniti c'è un nuovo tentativo per rendere le armi stampate in 3D alla portata di tutti. La nuova rete di attivisti pro ghost-gun è decentralizzata, non ha una sede o un capo. Producono nuove tecniche e nuovi progetti per stampare armi irrintracciabili direttamente da casa. "Siamo più di cento, inarrestabili", dice un portavoce.

Portavoce che però si nasconde dietro lo pseudonimo Ivan The Troll. L'ultimo tentativo di rendere popolari le armi fai da te non era finito troppo bene, almeno per il suo promotore N.1. Cody Wilson. Il ragazzo aveva sfidato con successo il Governo riuscendo a far ricadere la diffusione di progetti per le armi sotto il Primo emendamento, ma è stato recentemente arrestato con l'accusa di aver pagato una ragazza minorenne per un rapporto sessuale. La sua organizzazione Defense Distributed alla fine lo ha disconosciuto.

Il nuovo network di attivisti si muove usando piattaforme decentralizzate come Signal e IRC. Alcune comunicazioni invece passano per Discord e Twitter. Si scambiano progetti per nuove armi da stampare, si danno pareri e consigli a vicenda, e contribuiscono alla prolificazione del loro movimento. Spesso sono ragazzi giovanissimi, Ivan "il troll" dice di avere meno di 24 anni.

È cambiato molto dalla prima vittoria di Cody Wilson, ora l'ordinamento non è chiarissimo, è c'è una disputa legale che potrebbe bandire le armi da fuoco stampate in casa. Ma alla rete di attivisti 2.0 non interessa: "non aspettiamo il permesso di nessuno". Questi attivisti utilizzando la piattaforma di media-hosting decentralizzata LBRY per diffondere i loro progetti, inoltre l'utilizzo di strumenti per rimanere anonimi di fatto li rende meno esposti alla possibilità di finire sotto i riflettori. Forse uno dei motivi che ha portato Wilson in carcere, almeno secondo le tesi cospirazioniste di alcuni membri del movimento.