C'è un profondo legame tra depressione e metabolismo: i segreti scoperti dagli esperti

C'è un profondo legame tra depressione e metabolismo: i segreti scoperti dagli esperti
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La depressione è spesso un argomento "taboo" per molte persone: è difficile parlarne con qualcuno, è complesso combatterla - anche se ci sono stupefacenti adatti contro la depressione -, ma resta estremamente interessante capirla. A questo proposito, di recente sono stati individuati fattori chiave che legano depressione e metabolismo.

Stando a un recente studio pubblicato online sul Journal of Affective Disorders Reports e guidato dalla studentessa e ricercatrice finlandese Karoliina Kurkinen, sarebbe possibile osservare differenze metaboliche chiave tra le persone con depressione cronica ed episodi depressivi intensi.

Nell’intento di individuare le firme biologiche della depressione, il gruppo di esperti ha coinvolto 76 persone tra i 14 e i 20 anni che hanno frequentato nella loro vita un ambulatorio psichiatrico, di cui 33 con episodi depressivi e 43 con depressione cronica. La differenza chiave è, ovviamente, nei tempi di permanenza della depressione: nel primo caso si parla di momenti che possono interferire pesantemente sulla vita quotidiana, senza però un impatto continuo, prolungato; nella seconda, invece, ci si riferisce a una condizione ininterrotta per almeno due anni.

Dopo 12 ore di digiuno, i ricercatori hanno prima raccolto campioni di sangue dai partecipanti e poi hanno analizzato i marcatori metabolici del sangue dei partecipanti. Questa analisi ha portato alla scoperta di differenze nella concentrazione di nove metaboliti tra coloro che soffrono di depressione cronica e coloro con episodi depressivi. Alcuni di essi sono la glicina, la glutammina, il glutammato e la colina. Ciò che ha colpito maggiormente i ricercatori è che tutti e nove i metaboliti risultano coinvolti nel metabolismo del carbonio e nel metabolismo energetico, ove il primo si occupa della produzione di neurotrasmettitori come serotonina, noradrenalina e dopamina, e il secondo genera energia dai nutrienti. Un fattore che coincide con studi precedenti è l’aumento dei livelli di colina nelle persone che soffrono di depressione cronica, segnale di un’influenza negativa su attenzione e memoria.

Ma a cosa serve tutto ciò? Agli occhi degli esperti, tutte queste analisi risulteranno necessarie affinché essi possano studiare gli effetti a lungo termine e individuare dei percorsi di cura anche semplicemente modificando la routine quotidiana con una dieta più sana, esercizio fisico e utilizzo molto più attento di medicinali, bilanciando il metabolismo.

Altri studi recenti hanno visto che computer e smartphone aiutano a ridurre i sintomi della depressione.