Gli elefanti aspirano l'acqua a una velocità 30 volte superiore di uno starnuto umano

Gli elefanti aspirano l'acqua a una velocità 30 volte superiore di uno starnuto umano
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Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface, condotto dagli scienziati del Georgia Institute of Technology, le narici della proboscide di un elefante possono dilatarsi per immagazzinare fino a 9 litri di acqua e, nel frattempo, sono capaci di aspirare il liquido a velocità 30 volte superiori di uno starnuto umano.

I ricercatori sono interessati a questa incredibile caratteristica perché potrebbero utilizzare il metodo dei pachidermi per la creazione di nuove tecnologie. Il team di scienziati ha utilizzato l'imaging ecografico e una sonda a ultrasuoni per capire la dilatazione del tronco quando queste creature aspiravano dei liquidi.

In particolare, quando un elefante aspirava fluidi viscosi, poteva dilatare il tronco con un raggio del 30%, aumentando il volume nasale del 64%. Sulla base delle pressioni applicate alla sonda ultrasonica, i team hanno stimato una velocità di aspirazione di oltre 150 metri al secondo; quasi 30 volte la velocità di uno starnuto umano.

"Un elefante mangia circa 181 chilogrammi di cibo al giorno, ma si sa molto poco su come utilizzino i loro tronchi per raccogliere cibo e acqua per 18 ore, ogni giorno", ha dichiarato il dottorando in ingegneria meccanica della Georgia Tech Andrew Schulz, che ha guidato lo studio. "Si scopre che i loro tronchi si comportano come 'valigie', in grado di espandersi quando necessario".

Questa nuova scoperta potrebbe portare a qualche innovazione tecnologia? Speriamo, soprattutto nel campo della "soft robotics".

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