L'elettronica costerà di più: prezzo dei wafer di silicio in aumento del 25% entro il 2025

L'elettronica costerà di più: prezzo dei wafer di silicio in aumento del 25% entro il 2025
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Mentre il mercato di CPU e GPU si riprende grazie ad un ritorno dei prezzi dei prodotti ai valori di inizio 2021, pare che un ben più grave aumento dei prezzi dei wafer di silicio possa verificarsi nel giro dei prossimi tre anni. Secondo una ricera, infatti, i prezzi dei wafer potrebbero aumentare del 25% entro il 2025.

Stando a quanto riporta una previsione del ChinaTimes, un wafer di silicio da 12" potrebbe arrivare a superare il prezzo di 200 Dollari nel 2024 per la prima volta nella storia dell'informatica. Ciò dipende da molti fattori, ma quello che gioca un ruolo centrale sono i contratti a lunghissimo termine delle aziende più grandi con i propri fornitori "storici".

In particolare, gli accordi tra fornitori di chip e produttori di dispositivi informatici sarebbero a così lungo termine e impiegherebbero a tal punto le fonderie che alle altre aziende rimarrebbero solo le briciole, rendendo più difficili gli approvvigionamenti di wafer di silicio al di fuori di una ristretta cerchia di compagnie e aumentando i loro prezzi.

Secondo la stessa fonte, poi, quella che potrebbe verificarsi entro il 2025 sarebbe la "tempesta perfetta", poiché al di sopra della questione dei contratti vi sarebbe un rapido aumento della domanda di wafer e, al contempo, un disequilibrio ciclico del mercato dell'elettronica.

Proprio questa previsione spiega perché le principali fonderie globali stanno cercando di aumentare la loro produzione creando nuovi stabilimenti, in modo da arricchirsi assorbendo l'aumento della domanda dei prossimi anni: per esempio, Samsung e TSMC apriranno delle succursali negli Stati Uniti, mentre Intel ha investito pesantemente in Europa per la produzione di chip in alcuni Paesi dell'UE, tra cui l'Italia.

Tra i nomi meno noti ma vitali nell'industria dell'elettronica, GlobalWafers e ShengCo, produttori rispettivamente di Taiwan e del Giappone, hanno saturato la produzione fino al 2024 e al 2026, perciò tutta la domanda dei prossimi anni non potrà essere rivolta a queste aziende, ma andrà deviata verso altre fonderie. Fortunatamente, però, il sistema dei contratti prolungati prevede i pagamenti anticipati di enormi somme di denaro, che i chipmaker stanno investendo nel potenziamento della capacità produttiva delle propri fonderie.

Inoltre, va considerato che i prezzi dei wafer sono una frazione di quelli dei prodotti lavorati, perciò un aumento del 25% del costo dei primi non dovrebbe significare un analogo rincaro dei secondi, che potrebbero invece subire delle revisioni al rialzo dei loro prezzi decisamente più contenute.