Elmetti utilizzati in guerra inutili contro proiettili? Questo dato vi farà cambiare idea

Elmetti utilizzati in guerra inutili contro proiettili? Questo dato vi farà cambiare idea
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Esiste un errore logico che si chiama "survivorship bias" o "pregiudizio di sopravvivenza". Questo sorge quando per valutare una determinata soluzione si prendono in considerazione soltanto gli elementi che hanno superato un processo di selezione, escludendo tutti gli altri. il survivorship bias è stato osservato in primis durante la guerra.

In che modo? Nella prima guerra mondiale, i generali iniziarono ad allarmarsi quando notarono un gran numero di soldati ricoverati in ospedale a causa di ferite - più o meno gravi - riportate alla testa. A causa del numero crescente di ricoverati, infatti, i generali pensarono che il problema fosse della nuova dotazione appena introdotta: l'elmetto Brodie.

Il motivo di così tante ferite è che, in realtà, il casco dava una possibilità di vita in più ai soldati che venivano colpiti alla testa; coloro che non avevano alcuna dotazione di sicurezza non avevano la possibilità di finire all'ospedale... perché morivano prima.

Un altro pregiudizio di sopravvivenza è stato osservato durante la seconda guerra mondiale e questa volta da parte dei militari dell'aereonautica. Gli americani volevano ridurre i tassi di vittime dei loro squadroni aerei e notarono che molti dei loro velivoli tornavano pieni di fori di proiettile in tre aree principali: la fusoliera, le ali esterne e la coda. Così iniziarono a rinforzare proprio queste zone.

Potrebbe sembrare logico da un primo punto di vista solo che, ancora una volta, i militari estrapolarono i dati soltanto sui sopravvissuti. Così Abraham Wald, esperto di statistica, diede un'occhiata ai dati e si rese conto del difetto del loro ragionamento: le aree da rinforzare erano, in realtà, quelle non colpite dai proiettili; se gli aerei - nonostante i fori - tornavano indietro, quelli che non sono mai tornati probabilmente avevano fori di proiettile in altre aree. La soluzione? Rinforzare le altre aree per garantire la sopravvivenza del pilota.