Elon Musk ha pubblicato l'algoritmo dei consigli di Twitter in via ufficiale

Elon Musk ha pubblicato l'algoritmo dei consigli di Twitter in via ufficiale
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Mentre si cerca di comprendere chi potrebbe essere il leaker del codice sorgente di Twitter, di fatto ora parte di quest'ultimo è diventata open source. Infatti, in un contesto di "maggiore trasparenza", ci ha pensato direttamente Elon Musk a rilasciare il tutto.

Ebbene, come riportato anche da Gizmodo e TechCrunch, nonché come annunciato dallo stesso Musk su Twitter nella serata italiana del 31 marzo 2023, ora l'algoritmo legato ai consigli è disponibile su GitHub. Sì, avete capito bene: dopo la pubblicazione non approvata di parti del codice sorgente del social network dei cinguettii su GitHub, quest'ultimo sito Web ora ospita a livello ufficiale un contenuto di questo tipo.

È stato direttamente il CEO a pubblicare un link alla pagina GitHub dell'algoritmo Recommendation di Twitter. Nel caso ve lo stiate chiedendo, sì: il tutto è chiaramente accessibile a chiunque. Musk sembra dunque, perlomeno apparentemente, aver mantenuto la parola, quantomeno in merito al rendere open source parte di quel che riguarda il codice sorgente del popolare social network.

Tra l'altro, sul blog ufficiale di Twitter è comparso un post in inglese in cui viene spiegato il motivo per cui è necessario utilizzare un algoritmo di questo tipo, nonché il modo in cui vengono selezionati i tweet che compaiono nella timeline. In parole povere, "dietro le quinte" c'è un algoritmo chiamato Home Mixer, che sfrutta un metodo chiamato "candidate sourcing" per trovare i tweet da consigliare agli utenti, andando poi successivamente a classificare i contenuti mediante un modello di machine learning e filtrandoli, ad esempio, relativamente agli utenti che sono stati bloccati e a quanto rappresentato dal contenuto.

Nell'ambito del primo passaggio di selezione dei tweet da mostrare, Home Mixer estrae circa 1.500 tweet, andando a selezionare un'etichetta tra quelle disponibili (ce ne sono 10) per valutare la probabilità di coinvolgimento. Le etichette vengono assegnate sulla base di "migliaia di caratteristiche". La timeline dell'utente sarà dunque poi composta essenzialmente per metà da tweet di persone che segue e per metà da tweet di persone che non segue.

Non resta insomma che vedere cosa verrà scoperto dall'ulteriore analisi del codice da parte della community open source. Nel frattempo, non sono in pochi a pensare che Musk stia cercando di ottenere maggiore fiducia con quest'operazione di "trasparenza", in un periodo in cui Twitter è stata accusata di avere una lista VIP per "boostare" determinati profili (tra cui rientrerebbe quello dello stesso CEO).