Emergenza nazionale in Costa Rica, duro colpo del ransomware Conti

Emergenza nazionale in Costa Rica, duro colpo del ransomware Conti
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Dopo le offensive ai danni dell’Ucraina, il gruppo ransomware Conti fa il colpaccio attaccando il governo costaricano e costringendo il presidente Rodrigo Chaves a dichiarare l’emergenza nazionale dopo tali attacchi informatici: si parla di 672 GB di dati governativi rubati pronti a essere condivisi nel dark web.

Come riportato da BleepingComputer, nella giornata di ieri, domenica 8 maggio 2022, il neoeletto presidente costaricano Chaves ha dichiarato un'emergenza nazionale giusto mentre il Costa Rica Social Security Fund (CCSS) condivideva su Twitter alcuni dettagli relativi all’offensiva subita. Secondo i dati raccolti dal media outlet del settore cybersecurity, il gruppo avrebbe fatto trapelare il 97% del dump di dati da 672 GB riguardanti le attività dei seguenti enti governativi:

  • Ministero delle Finanze costaricano, Ministerio de Hacienda
  • Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, MTSS
  • Fondo per lo sviluppo sociale e gli assegni familiari, FODESAF
  • Sede interuniversitaria di Alajuela, SIUA
  • Consiglio di Amministrazione del Servizio Elettrico della provincia di Cartago
  • Ministero della Scienza, dell'Innovazione, della Tecnologia e delle Telecomunicazioni
  • Istituto meteorologico nazionale (IMN)
  • Radiografica Costarricense (Racsa, provider di servizi internet di proprietà statale)
  • Fondo di previdenza sociale costaricano (CCSS)

I dati trapelati in rete non sono stati ancora analizzati, ma si tratterebbe di codice sorgente e database SQL dei siti Web governativi. Per tale ragione, il Presidente ha pubblicato il decreto 24542 ove si legge quanto segue: “L'attacco che sta subendo il Costa Rica da parte di cybercriminali, cyberterroristi è dichiarato emergenza nazionale e stiamo firmando questo decreto, appunto, per dichiarare lo stato di emergenza nazionale in tutto il settore pubblico dello Stato costaricano e consentire alla nostra società di rispondere a questi attacchi come atti criminali”.

L’operazione Conti, presumibilmente collegata al gruppo di cybercriminali russo Wizard Spider, continua quindi a colpire realtà anche particolarmente importanti in tutto il mondo, nonostante il leak del codice sorgente del ransomware stesso. La situazione, dunque, non sembra destinata a migliorare nel corso dei prossimi mesi.