Energia solare senza sprechi: un nuovo metodo promette una svolta
Con l'avvento della tecnologia delle celle solari, gli scienziati sono stati sempre più impegnati nel trovare un modo migliore per immagazzinare l'energia prodotta, in modo da poter essere sfruttata anche in assenza di luce solare diretta.
La maggior parte dei sistemi attuali utilizza infatti batterie che, per la maggior parte degli esperti del settore, non sono assolutamente efficienti. Altri approcci poi, come l'utilizzo diretto dell'energia del Sole per produrre combustibile a idrogeno, richiedono costi troppo elevati per manutenzione e stoccaggio dell'energia.
Per risolvere questo problema, un team di ricercatori tedeschi ha sviluppato un innovativo metodo per immagazzinare la luce della nostra stella attraverso una molecola in grado di trattenere l'energia catturata, per poi essere utilizzata in un secondo momento per produrre idrogeno.
Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Nature Chemistry, il gruppo ha illustrato il loro lavoro di creazione di un composto utilizzando un ossido di metallo legato a due molecole fotosensibili a base di un metallo raro, il rutenio.
Le molecole risultanti sono state quindi aggiunte ad una soluzione contenente ascorbato di sodio, verso cui è stata diretta la luce del Sole, e la sua energia catturata tramite gli elettroni del sale, trasformando poi il colore della soluzione da trasparente a blu scuro.
La fase finale del processo prevedeva l'aggiunta di un acido (nel loro caso solforico) alla soluzione, in modo tale che la combinazione degli elettroni con gli ioni idrogeno nell'acido avrebbe prodotto idrogeno gassoso da essere quindi utilizzato come fonte di combustibile.
La particolarità del processo sta nel fatto che le molecole che trattengono l'energia possono essere caricate e scaricate più volte, anche se si degraderanno nel tempo, consentendo un riutilizzo maggiore degli attuali sistemi.
I ricercatori hanno però notato come il rutenio sia un elemento molto costoso, forse troppo per le tecnologie del mondo reale, il che significa che dovranno continuare a cercare un sostituto adatto anche alle applicazioni su larga scala e soprattutto a basso costo.
Il loro lavoro ha però dimostrato la possibilità di immagazzinare con successo l'energia solare in una soluzione da utilizzare poi, quando richiesto, come fonte di combustibile a idrogeno nelle applicazioni del mondo reale.
Secondo alcuni studi comunque, l'energia solare è l'elettricità più economica della storia, anche grazie ai miglioramenti nella tecnologia a disposizione, come questo materiale per pannelli solari 15 volte più sottile della carta.
FONTE: Nature Chemistry
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