L'enorme mercato nero dei documenti falsi su Facebook

L'enorme mercato nero dei documenti falsi su Facebook
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Un'inchiesta ha rivelato la presenza di almeno ottanta gruppi su Facebook dedicati alla compra-vendita di documenti falsi e informazioni personali. Carte di identità, tessere sanitarie e bancomat clonati: tutto venduto alla luce del sole, come se si parlasse di vecchi elettrodomestici o un paio di jeans usati.

A fare la scoperta è stato il reparto di sicurezza informatica di Cisco, la Talos. Il report spiega che i venditori offrono in genere due possibilità: o la foto dei documenti e delle carte di credito fronte e retro, e quindi i dati possono essere trascritti per fare acquisti online o iscriversi a servizi sotto falso nome, o in alternativa si può fare richiesta, in cambio di più soldi, di una copia fisica della carta clonata — in modo da poterla utilizzare ovunque.

Alcuni dei mercati neri trovati dai ricercatori della Talos erano stati fondati più di otto anni fa, gruppi come "Spam Professional" o "Facebook Hack" sono rimasti a lungo in attività sfuggendo completamente alla rete di controlli del social.

Per individuarli i ricercatori si sono limitati a scrivere parole chiave come "carding" o "CVV" sulla barra delle ricerche di Facebook — che ora funziona come un motore di ricerca interno.

I pagamenti? Via bitcoin, ma anche attraverso account Paypal creati sotto falso nome e, ovviamente, utilizzando carte di credito rigorosamente rubate.

I documenti non sono stati ottenuti esclusivamente attraverso phishing (qua un tool di Google per capire se siete vulnerabili), ma anche semplicemente rubando documenti a parenti e amici. Insomma, un business che ha attratto non solo criminali di professione, ma anche sprovveduti a caccia di soldi facili.

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