Ericsson è certa: il 5G è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici globali

Ericsson è certa: il 5G è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici globali
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Quando si parla di 5G, Ericsson è da tempo un leader del settore. Basta ricordare come a fine 2020 l’azienda contava su 122 contratti commerciali per il 5G. Tuttavia, i suoi sforzi non bastano per la diffusione globale del nuovo standard, essenziale anche per arginare il cambiamento climatico.

Ebbene sì: stando a un nuovo report del colosso svedese, la diffusione a dovere del 5G a livello europeo nei settori ad alta emissione (ovvero energia, edilizia, produzione e trasporti) consentirebbe di risparmiare da 55 a 170 milioni di tonnellate di carbonio, equivalenti a 35 milioni di auto tolte dalle strade del Vecchio Continente. Non solo, ma con la rete mobile di quinta generazione sarebbe possibile ridurre le emissioni di CO2 in Europa almeno del 15%.

Ciò avverrebbe in quanto il 5G è una tecnologia dall’efficienza energetica maggiore rispetto agli standard precedenti. In termini pratici, la quantità di energia consumata per bit sarebbe inferiore del 90% rispetto al 4G, sempre se si considera il 5G a pieno regime in Europa.

Börje Ekholm, CEO di Ericsson, ha affermato quanto segue: “L'UE e il Regno Unito hanno fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di carbonio che richiederanno cambiamenti in tutta la società. Questa nuova analisi dimostra che la connettività, e in particolare il 5G, è vitale per raggiungere questi obiettivi di decarbonizzazione. È difficile vedere come questi obiettivi verranno raggiunti a meno che l'implementazione dell'infrastruttura digitale in tutta Europa non acceleri per adeguarsi a quella di altri paesi e regioni leader nel mondo”.

Insomma, secondo Ericsson l’Unione Europea dovrebbe focalizzarsi proprio sulla diffusione del 5G per renderlo a tutti gli effetti il nuovo standard della telecomunicazione. Solo in questo modo, stando alle analisi del colosso nordico, l’UE potrà raggiungere i suoi obiettivi climatici. Ricordiamo, del resto, che l’ONU ha confermato la necessità di dimezzare le emissioni globali entro il 2030 per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

Sempre a proposito del 5G, a inizio ottobre l’Italia risultava coperta dal 5G al 95%, seppur si tratti di una versione “light”.