Ericsson leader del 5G, firmati 122 accordi commerciali (finora)

Ericsson leader del 5G, firmati 122 accordi commerciali (finora)
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Dopo aver raggiunto un nuovo record mondiale di velocità a lunga distanza in banda ultralarga con tecnologia 5G in collaborazione con TIM e Qualcomm, Ericsson continua a mostrarsi forte nel settore concludendo accordi su accordi superando ogni previsione precedente: a oggi, infatti, l’azienda svedese conta 122 contratti commerciali 5G.

È stata la società stessa a svelare tali dati con un comunicato ufficiale nel suo sito web, dove ha previsto inoltre che nel 2026 il numero di abbonamenti 5G raggiungerà i 3,5 miliardi, con le reti di quinta generazione che copriranno il 60% della popolazione mondiale. Non solo, ma entro lo stesso anno il 5G dovrebbe trasportare oltre il 50% del traffico dati mobile mondiale, senza includere però il traffico dall'accesso wireless fisso (FWA).

Dopo il primo accordo pubblico di cooperazione nello sviluppo delle reti mobili 5G nel 2014, Ericsson ha continuato la cavalcata nei settori RAN e nella diffusione delle reti centrali; tutti questi contratti sono supportati da soluzioni delle divisioni Ericsson Radio System ed Ericsson Cloud Core, per un’implementazione della nuova tecnologia di telecomunicazione che include 5G NSA, 5G SA e le funzionalità cloud-native della rete 5G Dual-mode, senza dimenticare un’espansione anche in ambienti suburbani e rurali spesso dimenticati.

Börje Ekholm, presidente e CEO di Ericsson, ha dichiarato: “Le esigenze dei clienti sono state al centro dello sviluppo e dell'evoluzione della tecnologia 5G di Ericsson sin dall'inizio. Siamo impegnati in questo impegno per promuovere 100 fornitori di servizi di comunicazione in tutto il mondo per scegliere la nostra tecnologia per raggiungere il loro successo 5G [...] Continueremo a essere incentrati sul cliente e li aiuteremo a fornire i vantaggi del 5G come infrastruttura nazionale chiave ai loro clienti, industrie, società e il paese.”

Ora la speranza è di vedere una crescita significativa anche in Italia, magari con partnership con università, partner industriali, scientifici e tecnici che la società svedese sta già instaurando in tutta Europa.

Intanto la “vicina di casa” Nokia è stata scelta per guidare il programma di ricerca di punta dell’Unione Europea in ambito 6G: il progetto Hexa-X, infatti, si sta già occupando di studiare il futuro delle reti mobili con l’obiettivo di unire con successo i mondi umano, fisico e digitale soprattutto grazie a nuove tecnologie telcom e all’intelligenza artificiale.