L'ESA mira ad usare ossa e pelle stampate in 3D per curare gli astronauti su Marte

INFORMAZIONI SCHEDA
di

In vista delle future missioni che dovranno portare gli umani su Marte, i ricercatori dell'Università Tecnica di Dresda, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno sviluppato dei progetti che potrebbero consentire agli astronauti di curare fratture ed ustioni senza tornare sulla Terra.

Il progetto si chiama "3D Printing of Living Tissue for Space Exploration" e come vi mostriamo nei filmati presenti in apertura ed in calce, prevede la stampa di ossa e pelle per gli astronauti che dovranno sottostare a lunghi viaggi verso il pianeta rosso. Si tratta di un traguardo storico, in quanto rappresenta un passo in avanti significativo verso la rigenerazione completa degli organi, che potrebbero aprire le porte ai trapianti nello spazio.

Tommaso Ghedini, responsabile della divisione Strutture, meccanismi e materiali dell'ESA, parlando con l'ANSA ha affermato che "il viaggio verso Marte o altre destinazioni interplanetarie richiederà di passare molti anni nello spazio. L'equipaggio potrà correre molti rischi e tornare indietro non sarà un'opzione praticabile. Portare a bordo le attrezzature sanitarie per ogni eventualità sarà impossibile, visto lo spazio limitato e il peso del veicolo spaziale. Poter stampare tessuti biologici in 3D permetterà di affrontare le emergenze, come ustioni e fratture".

La NASA lo scorso aprile ha annunciato che intende mandare gli umani su Marte entro il 2033.