Esiste il cappellaio matto? Ecco il vero disturbo psicologico

Esiste il cappellaio matto? Ecco il vero disturbo psicologico
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"Mad as a hatter" è una frase inglese colloquiale usata per descrivere una persona il cui comportamento è ritenuto particolare, ma il disturbo neurologico noto anche come "sindrome del cappellaio matto", purtroppo non è uno scherzo.

Il mercurio è molto utilizzato tra gli esseri umani, per la lavorazione dell'oro e anche per la produzione di cappelli. Tuttavia poiché si tratta di una potente neurotossina, presenta anche molti rischi per coloro che vi lavorano.

La prima segnalazione di avvelenamento da mercurio risale ancor prima della pubblicazione del celebre romanzo "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carrol (qua la recensione della trasposizione cinematografica); tuttavia, l’associazione con la produzione dei cappelli fu stabilita successivamente.

I principali sintomi rilevatori del disturbo neurologico che scaturisce dall'elevata esposizione alla sostanza, comprendono: malessere, bassa fiducia in sé stessi, tremori, delirio e cambiamenti repentini di personalità. Vi sono però pareri discordanti riguardo la possibilità che lo scrittore Carroll fosse già a conoscenza del rischio di avvelenamento da mercurio.

Molti sostengono infatti, che sia possibile che lui abbia vissuto un’esperienza diretta di un lavoratore con tale patologia. Questo potrebbe essere spiegato dal romanzo stesso. È forse un caso che il cappellaio descritto dall’autore nel processo del fante di cuori non facesse altro che scuotere continuamente i piedi, mostrando eccessiva timidezza, ansia, sfiducia in se stesso a tal punto da mordere un pezzo della sua tazza invece del pane?

Ecco i tratti di personalità di Johnny Depp, ultimo interprete sul grande schermo del famoso cappellaio!