Esiste una rara condizione medica dove i pazienti non sanno di essere ciechi

Esiste una rara condizione medica dove i pazienti non sanno di essere ciechi
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La sindrome di Anton è una rarissima condizione medica dove un paziente non vedente afferma invece di riuscire a vedere. Il nome proviene dal neurologo Gabriel Anton e descrive un soggetto corticalemente cieco (ovvero con una cecità dovuta a danni alla regione visiva del cervello) ma con visioni che gli fanno credere di non aver perso la vista.

Con soli 28 casi registrati nella letteratura medica, si tratta di un caso molto raro e con pochissime informazioni. Solitamente coloro che ne soffrono affermeranno categoricamente di non essere ciechi e, anzi, di vedere benissimo (mentre oggi ci sono trattamenti innovativi che donano davvero la vista nei soggetti con cecità).

I pazienti sperimentano una grave confusione mentale, tentando addirittura imprese difficili da portare a termine per una persona che non può vedere. La sindrome di Anton è particolarmente comune nei pazienti anziani che hanno subito lesioni cerebrali, nonostante in passato sia stata anche segnalata in un soggetto di appena sei anni.

Il neurologo da cui la condizione prende il nome osservò questo fenomeno per la prima volta in una donna di 69 anni che presentava danni a entrambi i lobi temporali ed era sia sorda che cieca, ma la sindrome sembra essere stata osservata anche durante l'epoca romana, quando una donna chiamata Harpaste divenne cieca ma credeva fermamente che non lo fosse (così come descritto nelle Lettere morali di Seneca a Lucilio nel 63 d.C.).

Una condizione medica davvero strana e rara, che viene superata però dalla sindrome di Cotard, che fa credere di essere dei morti viventi.