Un esperimento per capire il significato del tempo nell'Universo
Tra le più grandi limitazioni odierne della Fisica, vi e' il non essere in grado di conciliare la fisica quantistica e la teoria della relatività generale di Einstein.
Alcuni ricercatori della Griffith University, in Australia, hanno progettato un esperimento che proverà a verificare una teoria fisica che potrebbe rivoluzionare la conoscenza che abbiamo del tempo. La teoria, proposta dalla professoressa Joan Vaccaro, anche lei impiegata alla Griffith University, tenta di estendere i concetti di tempo della relatività generale all'ambito della fisica quantistica.
In particolare, una delle più grandi idee introdotte da Einstein nel suo studi sulla struttura dello spazio-tempo e’ il fatto che le dimensioni spaziali e temporali non sono in alcun modo diverse: sono dimensioni equivalenti nello spazio-tempo quadridimensionale in cui siamo immersi. Questo tipo di idea non e’ ancora stato conciliato con la fisica quantistica, nonostante siano state proposte numerose teoria al riguardo.
La nuova teoria proposta stabilisce che la visione del tempo che abbiamo noi esseri umani non e’ una caratteristica fondamentale dell’universo, ma e’ solo una conseguenza della rottura della simmetria temporale dell’universo. Qui vi avevamo parlato del significato scientifico di rottura di una simmetria. Se la teoria si rivelasse veritiera, avrebbe un impatto notevole sul modo in cui gli scienziati interpretano i fenomeni del mondo microscopico.
Ma come si può sondare la validità di una teoria tanto astratta? La stessa Joan Vaccaro ha proposto un esperimento per verificarla, da condursi all'interno di un reattore nucleare. All'interno di tale reattore sono prodotti ogni secondo numerosi neutrini e anti-neutrini, che per natura non interagiscono con la materia ordinaria. Se i neutrini provocassero davvero la rottura della simmetria temporale, come predetto dalla nuova teoria, un orologio atomico in prossimità del reattore perderebbe la sua sincronicità con un altro orologio lontano dal reattore. Il fenomeno mostrerebbe la dilatazione temporale tipica della relatività speciale, ma su scale microscopiche, e non astronomiche come nella teoria di Einstein.
L’esperimento aiuterebbe anche a spiegare il ruolo dei neutrini nell'Universo. Infatti, al momento sappiamo che i neutrini non interagiscono (o quasi) con la materia ordinaria. Se l’esperimento avesse successo, sapremmo che i neutrini reagiscono con la materia, ma su scale temporali e non spaziali.
I dettagli tecnici dell’esperimento sono molto complessi; per informazioni dettagliate vi rimando alla fonte di questa news.
FONTE: Phys org
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