L'esperimento, finito male, delle persone che vissero su "un altro pianeta" sulla Terra

L'esperimento, finito male, delle persone che vissero su 'un altro pianeta' sulla Terra
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Per poter vivere su un altro pianeta si deve trovare un modo per sopravvivere. Una delle idee dietro l'impresa è quella di creare delle "biosfere artificiali" per ricreare l'ambiente terrestre, con tanto di ossigeno, piante e animali. Un esperimento, fatto sulla Terra, cercò di fare proprio questo... ma non finì per niente bene.

Tra il 1987 e il 1991 venne costruita la Biosfera 2, una struttura di ricerca nel deserto che mirava a diventare un ecosistema chiuso, ricreando molti aspetti della Terra stessa. In tutto era un complesso di 12.700 metri quadrati, con 3.800 specie di piante e animali, e quattro donne e quattro uomini. L'obiettivo era fare affidamento sul cibo delle piante e dal riciclo di aria e acqua.

Un vero e proprio "mini pianeta" sulla Terra. Bene, così come recita anche la legge di Murphy, tutto quello che poteva andare male, andò male. Il cibo all'interno della sfera non cresceva abbastanza velocemente da sostenere i residenti e tutti iniziarono a perdere peso. In pochi mesi, gli abitanti furono costretti a fare scorte di cibo di emergenza.

In tutto questo api, colibrì e altri animali impollinatori morirono, aumentando esponenzialmente i problemi di coltivazione. Era solo l'inizio: successivamente i livelli di ossigeno iniziarono a scendere, e a circa 9 mesi dalla fine dell'esperimento - che doveva durare due anni - l'ossigeno era al 15%.

Molti membri iniziarono a soffrire di apnea notturna, gli scarafaggi iniziarono a invadere la base e gli acari attaccarono le coltivazioni. Come se non bastasse, per recuperare i costi delle spese (che si attestavano a circa 200 milioni di dollari) la Space Biosphere Ventures decise di rendere il luogo una meta turistica, in cui la gente poteva osservare la disperazione dell'equipaggio.

Infine, stremati dalla fame e da continue liti, due membri del team della Biosfera decisero di distruggere i pannelli di vetro e far entrare l'ossigeno. L'esperimento, quindi, giunse alla fine. C'è un motivo da ricercare in tutte le sventure dell'equipaggio: l'impresa non venne studiata nei minimi dettagli dagli scienziati, ma da un gruppo di non esperti in cerca di pubblicità. I pareri scientifici, infatti, non vennero presi del tutto in considerazione.