Un esperimento perduto di Leonardo Da Vinci sulla gravità mostra il suo genio

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Un nuovo studio pubblicato dagli ingegneri della Caltech ha riportato alla luce un esperimento dimenticato di Leonardo Da Vinci, scoprendo quanto fosse sorprendentemente avanzata la sua conoscenza della gravità.

L'esperimento, illustrato in uno dei tanti taccuini di Leonardo, dimostra come la gravità sia una forma di accelerazione. Inoltre, in questi appunti è possibile notare come sia riuscito a descrivere la costante gravitazionale con una precisione di circa il 97%.

Gli esperimenti di Da Vinci sono stati notati dal professor Mory Gharib nel 2017, che era rimasto colpito da un particolare passaggio presente nel Codice Arundel (uno dei manoscritti di Leonardo che è possibile leggere online).

"Ciò che aveva colto la mia attenzione era quando aveva scritto 'Equatione di Moti' sull'ipotenusa di un triangolo isoscele da lui disegnato," ha spiegato Gharib. "Ero interessato nel capire cosa intendesse."

Nei suoi scritti, Leonardo descrive un esperimento in cui una brocca si muove su una linea retta, facendo cadere gocce d'acqua. È chiaro dalle sue note che sapesse che l'acqua non cadeva ad una velocità constante, ma accelerava (solo verticalmente a causa della gravità e non orizzontalmente, poiché non più sotto l'influenza della brocca).

Se la brocca si muove accelerando in maniera costante, la caduta dell'acqua creerà una linea inclinata, formando quindi un triangolo. Inoltre, se l'accelerazione della brocca corrisponde a quella della gravità, formerà un triangolo equilatero (sul cui disegno era stata annotata la scritta "Equatione di Moti").

"Non sappiamo se Da Vinci abbia compiuto altri esperimenti per investigare più in profondità," ha affermato Gharib. "Ma il fatto che avesse affrontato questo problema in questo modo - all'inizio del '500 - dimostra quanto fosse avanzato il suo pensiero."

Come sappiamo infatti, il nostro matematico e scienziato era ben avanti rispetto ai suoi tempi nell'esplorare idee di questo tipo (un famoso problema posto da Da Vinci è stato risolto solo 500 anni dopo).
Fu solo alla fine del 17esimo secolo, quasi 200 anni dopo la sua morte, che Isaac Newton sviluppò la legge di gravitazione universale, espandendo sui concetti precedentemente esplorati. Il maggiore ostacolo di Leonardo fu la limitazione degli strumenti disponibili a quell'epoca. Ad esempio, la mancanza di un mezzo per misurare con precisione il tempo di caduta di un oggetto.

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