Gli esseri umani hanno cambiato il Nord America più degli effetti di un'era glaciale
L'attività umana, lo sappiamo, causa cambiamenti ecologici come la crisi climatica e la perdita di biodiversità. Quanto sono grandi questi cambiamenti? Talmente tanto che l'attività umana ha avuto un impatto maggiore della più recente era glaciale della Terra.
Alla fine di questa era (chiamata Pleistocene), gli ecosistemi in tutto il Nord America cambiarono rapidamente. Foreste e praterie spuntarono in tutta la regione e venne inaugurata una nuova era. Sono passati solo circa 12.000 anni dalla fine del Pleistocene. Tuttavia, gli scienziati hanno avvertito che negli ultimi 250 anni l'attività umana ha inaugurato una nuova epoca chiamata antropocene.
Adesso, una nuova ricerca presentata all'Ecological Society of America mostra che gli ultimi 250 anni di utilizzo umano del suolo hanno cambiato i paesaggi del Nord America anche più di quanto non abbia fatto la recessione dei ghiacciai 12.000 anni fa. Per lo studio, gli esperti hanno osservato i cambiamenti nel polline fossilizzato e sono stati in grado di determinare la presenza della vegetazione in diverse località del Nord America.
In tutto il Pleistocene, hanno osservato una media di 10 bruschi cambiamenti in 100 siti in ogni periodo di 250 anni; una quantità enorme di cambiamenti rapidi. Tuttavia, nell'esaminare l'azione umana tra il 1700 e il 1950, i ricercatori hanno osservato 20 bruschi cambiamenti per 100 siti. Gli esperti non hanno ancora capito le cause di questi cambiamenti, ma l'agricoltura, l'inquinamento, il disboscamento, la pesca e l'estrazione di combustibili fossili hanno tutti svolto un ruolo cruciale in questo fattore.
"Facciamo affidamento su questi ecosistemi per la nostra esistenza", afferma Trisha Spanbauer, ecologa dell'Università di Toledo che ha lavorato al nuovo studio. "Lavoro in ecosistemi d'acqua dolce. Se dovessimo avere un brusco cambiamento in quei sistemi, dal momento che ci sono persone che fanno affidamento su di loro per l'acqua potabile o per l'acqua agricola, questo potrebbe essere un grosso problema."
Il crollo di un ecosistema, come quello della foresta pluviale amazzonica o della Grande barriera corallina, potrebbero essere nefasti per gli umani, per gli animali e per la natura.
FONTE: earther
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