Gli esseri umani si stanno ancora evolvendo, ecco la prova

L'evoluzione è stata ed è attualmente una parte fondamentale della vita sulla Terra. Tutte le creature "vive" si evolvono e, un nuovo studio pubblicato sul Journal of Anatomy, ha dimostrato che l'Homo sapiens lo sta facendo. La chiave della scoperta si trova all'interno dei nostri avambracci.

La prevalenza di un vaso sanguigno, chiamato arteria mediana, è aumentata in modo significativo dalla fine del XIX secolo. Durante la fase embrionale del nostro sviluppo, l'arteria mediana è il vaso principale che trasporta il sangue all'avambraccio e alla mano. L'arteria, però, scompare circa otto settimane dopo il parto, e al suo posto si formano altre due arterie: quella radiale e ulnare.

Recentemente, però, è stato scoperto che sempre più persone hanno tutte e tre le arterie. Lo studio, stima che circa una persona su tre conservi questa arteria mediana, una statistica che continuerà per i prossimi 80 anni. Si prevede che questa tendenza continuerà e l'arteria mediana diventerà sempre più comune come caratteristica permanente dell'avambraccio umano.

Quando si scopre che più del 50% delle persone soffre di questa "anormalità", cesserà di essere anormale e diventerà la nuova norma per l'anatomia umana. Gli esperti hanno definito questo cambiamento come "microevoluzione", poiché il cambiamento è piccolo. Tuttavia, secondo le loro stime, gli esseri umani moderni si stanno evolvendo a un ritmo più veloce rispetto a qualsiasi fase degli ultimi 250 anni.

"Questo aumento potrebbe essere il risultato di mutazioni di geni coinvolti nello sviluppo dell'arteria mediana o di problemi di salute nelle madri durante la gravidanza, o in realtà entrambi. Se questa tendenza continua, la maggioranza delle persone avrà un'arteria mediana dell'avambraccio entro il 2100", afferma l'autore dello studio, il dott. Teghan Lucas. Non è chiaro quali benefici abbia quest'arteria, ma i ricercatori ritengono che sia una caratteristica anatomica benefica poiché aumenta l'afflusso di sangue complessivo all'avambraccio e alla mano.

Si spera, inoltre, che possa anche essere utilizzata durante gli interventi chirurgici in sostituzione di vasi danneggiati in altre parti del corpo.