Esuberi Telecom: ancora nessun accordo con i sindacati per la gestione

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Nuova fumata nera a seguito dell'incontro tenuto da Telecom ed i sindacati presso il Ministero del Lavoro per la gestione dei 4.500 esuberi. Le parti si aggiorneranno nuovamente il prossimo 8 Giugno, ma sono emerse nuove informazioni sul contenuto vero e proprio dell'incontro.

Secondo quanto riportato da Repubblica, nella giornata di ieri i sindacati di categoria (SLC CGIL, Fistel CISL ed Uilcom Uil) avrebbero chiesto, come previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo 148 del 2015, di trasformare la CIGS in contratto di solidarietà.

Dall'azienda diretta da Amos Genish ancora non è arrivata una risposta ufficiale, ma fonti sindacali fanno sapere che l'operatore telefonico si sarebbe impegnato a dare una risposta nel corso dell'evento del prossimo 8 Giugno. La Fistel CISL, durante l'incontro ha definito "inaccettabile" la cassa d'integrazione ed ha invitato l'azienda ad adottare gli stessi strumenti utilizzati nei precedenti accordi, per gestire nel migliore dei modi gli esuberi. A tal proposito è stata chiesta la trasformazione in contratti di solidarietà. Il sindacato, inoltre, ha anche "chiesto garanzie sul perimetro industriale occupazionale, sugli investimenti necessari a sostenere la digitalizzazione, formazione, internalizzazioni e riqualificazione del personale al fine di assorbire gli esuberi". Secondo le associazioni di categoria, inoltre, l'operatore deve "assumere impegni ad aprire il tavolo della contrattazione di secondo livello".

Sempre fonti sindacali fanno sapere che da Telecom sono arrivate delle "aperture per quanto riguarda la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà e riguardo alla discussione sulla contrattazione di secondo livello", come rivelato da Marco Del Cimmuto, il segretario della SLC CGIL che però ha definito "non sufficienti" le garanzie.