L'Europa è pronta a lanciare il suo piano di difesa spaziale
Lo spazio è ormai un luogo da tenere sempre più in considerazione quando si parla di sicurezza e difesa, siano esse minacce esterne che interne. Per questo motivo, la Commissione europea presenterà presto una strategia per rafforzare gli obiettivi di sicurezza e difesa dell'UE sopra le nostre teste.
Il campanello d'allarme è scattato dopo che il conflitto russo-ucraino ha portato l'Europa e la Federazione Russa ad interrompere la loro salda cooperazione nello spazio, ritardando una serie di missioni molto importanti ed influenzando negativamente gli sforzi europei per il lancio di nuovi satelliti.
Thierry Breton, commissario per il mercato interno dell'UE, durante l'ultima Conferenza spaziale europea tenutasi a Bruxelles ha affermato: "Nell'attuale contesto geopolitico, dobbiamo migliorare la posizione strategica dell'Unione Europea per essere in grado di difendere i nostri interessi, proteggere i nostri sistemi e servizi spaziali e diventare una potenza spaziale più competitiva".
Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha inoltre aggiunto: "Attualmente abbiamo oltre 5.500 satelliti in orbita attorno al globo, e poco meno del 10% sono gestiti dai militari. Molti altri sono a duplice uso e forniscono informazioni critiche per supportare la nostra sicurezza e difesa".
La nuova strategia di difesa spaziale europea si baserà dunque su quattro punti fondamentali.
Il primo mirerà a rafforzare la resilienza ed il quadro di sicurezza generale per i sistemi spaziali nazionali e commerciali dell'Unione Europea, il secondo invece dovrà cercare di rafforzare la capacità di rispondere alle minacce esterne ed interne.
Il terzo punto sarà aumentare l'uso dello spazio per le operazioni di sicurezza e difesa, attraverso programmi di osservazione della Terra che monitorino il traffico spaziale, oltre ad aumentare la cooperazione con i partner di lungo corso.
L'ultimo punto sarà l'attuazione di una vera legge spaziale dell'Unione Europea, in grado di stabilire regole comuni sulla sicurezza, la protezione e la sostenibilità dei sistemi.
Lo stesso Breton ha sottolineato l'urgenza di un tale protocollo generale poiché già 10 dei 27 Stati membri dell'UE hanno precedentemente iniziato a regolamentare le loro operazioni spaziali, comportando il rischio di ritrovarsi con norme nazionali divergenti, che potrebbero avere un impatto sulla competitività, l'industria e la sicurezza globale.
Voi cosa ne pensate di questa nuova strategia?
Rimanendo in tema, come non ricordare che l'importante missione di Europa e Russia ExoMars è stata sospesa già da diversi mesi.
FONTE: Phys
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