L'Europol ha dichiarato guerra ai ransomware, hacker perdono 108 mln di euro in riscatti

L'Europol ha dichiarato guerra ai ransomware, hacker perdono 108 mln di euro in riscatti
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Il progetto dell'Europol contro i ransomware sta andando a gonfie vele. Le autorità europee hanno fornito aiuto ad oltre 200mila vittime degli hacker, impedendo a questi ultimi di mettere le mani su circa 108 milioni di dollari in riscatti.

L'Europol ha dichiarato guerra ai ransomware, i malware che bloccano l'accesso ai file contenuti in un PC utilizzando la crittografia. Per riottenere il contenuto delle macchine attaccate, alle vittime viene chiesto di pagare un cospicuo riscatto. Spesso in criptovalute, in modo da rendere più difficile le indagini.

No More Ransom tenta di disinnescare le minacce degli hacker, fornendo alle vittime tutela gratuita. Un sito internet consente di accedere liberamente ad una serie di strumenti per debellare i ransomware. Il progetto vede la collaborazione di 150 partner diversi, tra enti pubblici e privati. Il sito della campagna, disponibile in 35 lingue, è stato visitato milioni di volte, e mette a disposizione tool per combattere con efficacia circa 109 diverse famiglie di ransomware.

"Quando si analizza il ransomware si vede come sia facile infettare un dispositivo in pochi secondi. Un clic sbagliato e database, foto e una vita di memorie possono sparire per sempre. No More Ransom dà un po' di speranza alle vittime, una vera opportunità di controbattere, ma manda anche un chiaro messaggio ai criminali", ha spiegato Steven Wilson, capo della divisione sul cybercrime di Europol.

Negli Stati Uniti gli hacker hanno iniziato a prendere di mira le grandi metropoli, è diventato celebre il caso di Baltomora, dove un ransomware ha reso inagibili i servizi pubblici per settimane. Ora diverse metropoli americane si sono alleate per contrastare il fenomeno.