Ex dirigente Apple sull'iPad: "nessuno sa a cosa serve, è limitato"

Ex dirigente Apple sull'iPad: 'nessuno sa a cosa serve, è limitato'
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L’ex dirigente Apple, Jean-Louis Gassee, continua a sostenere che l’iPad sia un fallimento in quanto nemmeno a distanza di anni nessuno sa a cosa serva.

In un post pubblicato sul suo blog MondayNote, Gassee analizza i risultati finanziari di Apple, che definisce “generalmente buoni” in quanto le entrate sono cresciute di quasi l’8% e c’è stato un aumento del profitto del 5%, anche a fronte di un aumento della spesa in ricerca e sviluppo del 20%.

L’unico neo, secondo Gassee, sono i dati dell’iPad che sono definiti “meno solari”.

Nel post l’informatico, che è stato direttore responsabile della divisione Macintosh di Apple dal 1991, afferma che “nonostante gli sforzi messi in campo per rafforzare la linea iPad, con iPadOS, le vendite sono crollate. Negli ultimi tre mesi e per l’intero anno le entrate del Mac sono aumentate mentre quelle di iPad stanno diminuendo”, come per altro annunciato da Apple nell’ultima trimestrale.

È proprio qui che si lega il discorso sul tablet, per cui Gassee fa un excursus. “L’iPad ha una storia travagliata e altalenante. Dopo un vertiginoso aumento delle vendite dopo il suo lancio nel 2010, le entrate hanno iniziato a diminuire nel 2013”, ma quali sono le ragioni? Gassee cita una dichiarazione di Steve Jobs, che aveva previsto per l’iPad un posto tra iPhone e Mac.

Ma “cosa è esattamente un iPad? Un iPhone più grande o un Mac più piccolo e con dei compromessi?” è la domanda che si fa Gassee, secondo cui ad oggi a distanza di anni ancora non si è capito a cosa serva l’iPad.

Se ci sarà una terza categoria di dispositivi, dovrà essere migliore dei laptop e degli smartphone per navigare su internet, inviare mail e legger. Altrimenti non ha motivo di esistere. Il problema è che i notebook non sono migliori in niente, ma pensiamo di avere qualcosa che lo è, ovvero gli iPad” afferma Gassee, secondo cui Apple ha fatto poco per rendere i tablet più produttivi e non ha fatto altro che renderlo un “iPhone gigante” ma limitato. La via intrapresa dal produttore porta l’iPad ad essere sempre più un Surface, senza un software all’altezza.