L'ex Google: "non ascoltiamo le vostre conversazioni, sappiamo già tutto di voi"

L'ex Google: 'non ascoltiamo le vostre conversazioni, sappiamo già tutto di voi'
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No, i vostri smartphone non vi spiano abusivamente vendendo i contenuti delle vostre preziose discussioni con gli amici agli inserzionisti. Non perché in potenza non potrebbero farlo, ma perché le aziende del tech sanno così tante cose di voi che sarebbe completamente superfluo. Lo ha detto un ex impiegato di Google.

Si chiama Tristan Harris, ed è un ex "design ethicist" dell'azienda di Mountain View. il suo compito era quello di "influenzare in modo etico gli utenti di Google". Qualsiasi cosa voglia dire.

L'uomo ha partecipato ad un Townhall (un incontro aperto alle domande del pubblico) sull'impatto della tecnologia sulla società. Harris ha spiegato che i dati di cui dispongono le aziende del tech come Google non dicono a loro qualcosa semplicemente sulle nostre azioni del passato. Piuttosto, vengono anche usati per prevedere gli acquisti, i gusti, e le abitudini che avremo anche in futuro.

Per questo capita di vedere inserzioni su Google di oggetti di cui avevamo parlato con i nostri amici o i nostri parenti a pranzo. Non tanto perché il nostro smartphone ci sta ascoltando, ma perché alle aziende del tech abbiamo fatto sapere così tante cose su di noi, che finiamo per essere pateticamente prevedibili.

"Non ho bisogno di ascoltare le tue conversazione perché ho già accumulato tutti i tuoi click e i like che hai fatto durante tutta la tua esistenza, e la bambola vodoo virtuale con le tue sembianze agisce sempre di più come te. Tutto quello che devo fare è simulare quale conversazioni avrebbe il tuo clone virtuale, ed ecco che ora so di cosa hai appena parlato, senza dover accedere al tuo microfono".

Privacy: il 39% delle persone la venderebbe in cambio di soldi.

Il problema della pubblicità fraudolenta, nel 2018 Google ne ha eliminate 2,3 miliardi.