Facebook e Google si sono unite contro l'Antitrust statunitense nel piano "Jedi Blue"
Alla luce dell’ultima causa antitrust ai danni di Google e dell’attacco della FTC nei confronti di Facebook, le due società del mondo tech avrebbero deciso di dar vita a un accordo senza precedenti per unirsi “in sordina” nella lotta contro gli organi competenti statunitensi.
A riportare questa notizia con un rapporto dedicato è stato il Wall Street Journal, il quale avrebbe esaminato una bozza di una causa presentata contro il colosso di Sundar Pichai intentata dal procuratore generale del Texas Ken Paxton per presunte pratiche anticoncorrenziali nella pubblicità online. In tale bozza, però, si parla anche di un possibile accordo illegale con Facebook per manipolare le aste pubblicitarie.
Stando a quanto ottenuto e diffuso da WSJ, il COO di Facebook Sheryl Sandberg avrebbe firmato tale accordo definendo l’ostacolo degli organi Antitrust statunitensi come un “grosso problema strategicamente”. Tali dichiarazioni sarebbero giunte via mail a Mark Zuckerberg e altri dirigenti del social network, ma non sarebbero gli unici dettagli noti: si parlerebbe, infatti, di una spesa di almeno 500 milioni di dollari all’anno in aste pubblicitarie gestite da Google per assicurarsi una percentuale fissa.
Non è mancata però la risposta di Big G a tali indiscrezioni: tramite una portavoce, la società ha infatti affermato che queste accuse sono imprecise e che Facebook è solo una delle tante società - oltre 25, secondo quanto comunicato – parte del programma Open Bidding in cui Google lavora assieme ad altri reti pubblicitarie. Citando parte delle sue dichiarazioni, “L'idea che questo fosse un accordo segreto è semplicemente sbagliata. Non c'è nulla di esclusivo nel loro coinvolgimento e non ricevono dati che non siano resi disponibili in modo simile ad altri acquirenti”. D’altro canto, Facebook non ha risposto al rapporto di WSJ.
Questo piano, denominato “Jedi Blue”, prevederebbe poi di aiutarsi reciprocamente dal punto di vista legale contro le continue accuse degli stati americani e della Federal Trade Commission, ma sarà davvero efficace? Cosa comporterà esattamente? Essendo continuamente nel mirino degli Stati Uniti e anche dell’Unione Europea, Facebook e Google faranno il possibile per uscirne vincitori o almeno il meno sconfitti possibile.
Considerato che in ballo sembrerebbe esserci persino la cessione di WhatsApp e Instagram, staremo a vedere che provvedimenti prenderanno i due colossi nelle prossime settimane.
FONTE: Wall Street Journal
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