Facebook: il Safety Check va in tilt, e la compagnia si scusa

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Domenica scorsa, un kamikaze legato ad un gruppo terroristico talebano si è fatto esplodere in un parco di Lahore, in Pakistan, causando circa 72 morti, tra cui 30 bambini, ed oltre 300 feriti.

Come già accaduto la scorsa settimana a seguito degli attacchi di Bruxelles, Facebook ha immediatamente attivato il Safety Check per permettere ai residenti della zona di tranquillizzare gli amici sulle loro condizioni di salute.
Il problema sta nel fatto che la notifica dell'attivazione del Safety Check è arrivata a molte persone che non abitano o sono mai state in quella zona, il che ha scatenato l'ironia degli iscritti che non hanno perso tempo per criticare (in alcuni casi anche beceramente) questa feature ed il generale il social network.
Tutto ciò ha costretto Facebook a scusarsi, attraverso un portavoce, per la ricezione errata delle notifiche, che potrebbero aver disturbato i migliaia di utenti.
Nonostante ciò, però, il Safety Check resta una funzione fondamentale in questo periodo storico in cui situazioni del genere sono sempre più frequenti. Facebook è stato costretto a cambiare l'approccio nei confronti di questa funzione che, inizialmente, era stata progettata solo per le catastrofi naturali.