Facebook, Mark Zuckerberg: "non banneremo i negazionisti dell'Olocausto"
Facebook vuole dare voci a tutti, e questa non è certo una novità dal momento che l'amministratore delegato, Mark Zuckerberg, l'ha più volte sottolineato in varie dichiarazioni pubbliche. Quelle rilasciate oggi, però siamo sicuri che sono destinate a far discutere a lungo.
Il CEO del social network, infatti, ha affermato di non avere alcuna intenzione di bannare dalla piattaforma i negazionisti dell'Olocausto, in quanto nella sua visione tutti hanno diritto di esprimere le proprie opinioni. La dichiarazione è arrivata nel corso di un'intervista tenuta con Kara Swisher di Recode, che è stata pubblicata nella giornata di oggi.
Oggetto della discussione, ovviamente, il tema dell'hate speech e delle fake news, su cui la piattaforma sta puntando da tempo e che mira a debellare quasi totalmente. L'argomento è scivolato anche su complottisti, e si è toccato anche il tema dei negazionisti dell'Olocausto.
"Sono ebreo, e c'è un gruppo di persone che nega che l'Olocausto sia mai successo. Trovo che sia profondamente offensivo" ha esordito Zuckerberg, il quale ha però sottolineato sostenendo che "non credo che la nostra piattaforma dovrebbe bannare questo tipo di persone" perchè, secondo il giovane trentaquattrenne, Facebook è nato proprio con lo scopo di dare voce a tutti.
Quale sarà l'approccio, quindi, nei confronti di queste persone? "Quello che faremo è dire: ok hai la tua pagina, e se non stai cercando di arrecare danni contro qualcuno, o di attaccare le persone, allora puoi pubblicare quei contenuti, anche se le persone potrebbero non essere d'accordo o trovarlo offensivo, ma questo non significa che abbiamo la responsabilità di renderlo ampiamente visibile sul News Feed".
Zuckerberg ha anche parlato del nuovo algoritmo introdotto da Facebook per contrastare le fake news, che sta punendo tutti coloro che sono soliti diffondere notizie false, a cui viene data una sorta di penalità in termini di visualizzazioni. Tali notizie, ha sottolineato Zuckerberg, generano meno traffico dal news feed, ed il tutto si traduce anche in minori interazioni e quindi views.
Il CEO ha sottolineato che molti dei contenuti pubblicati sono ripugnanti, ma Facebook ha il dovere di dare voce a tutti.
FONTE: BI
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