Facebook in perdita, c'entra il Metaverso? I risultati di Meta nella realtà virtuale

Facebook in perdita, c'entra il Metaverso? I risultati di Meta nella realtà virtuale
di

La perdita del 22% di Facebook sul mercato internazionale ha destato sorpresa nel pubblico e negli investitori. Il report finanziario pubblicato da quella che ormai è conosciuta come Meta ha mostrato alcuni dettagli interessanti sul futuro dell’azienda nel Metaverso: questo calo è causato proprio da questa “conversione”?

Osservando la nota agli investitori pubblicata da Meta notiamo, infatti, che la divisione “Reality Lab” di Meta Metaverse ha una perdita operativa pari a oltre 10 miliardi di Dollari nel 2021, ed è proprio la sezione dell’azienda che si occupa di hardware come Meta Quest (ex Oculus Quest) e del lavoro in ambito ricerca, sviluppo e creazione del Metaverso. Per paragone, Meta Reality Labs nel 2020 registrò una perdita di 6,62 miliardi di Dollari, mentre nel 2019 una perdita di 4,5 miliardi.

Si tratta di risultati chiaramente negativi, frutto dei crescenti investimenti nel settore e dell’interesse impari da parte dell’utenza, che si ripercuote anche nel resto dei servizi firmati Meta. Basta notare come anche il numero di utenti attivi giornalmente sia pari a 1,93 miliardi contro gli 1,95 miliardi previsti, da cui ne segue anche un calo dalla previsione di 2,95 miliardi agli effettivi 2,91 miliardi di utenti attivi mensilmente.

Il CEO Mark Zuckerberg non intende però arrendersi. Gli investimenti futuri vedranno qualche modifica importante a Reels per affrontare TikTok: “È chiaro che i video in formato abbreviato saranno una parte crescente del modo in cui le persone vedranno contenuti in futuro. Reels è ora di gran lunga il nostro formato di content dalla crescita più rapida”, ha dichiarato Zuckerberg. Tra l’altro, proprio ieri abbiamo trattato l’arrivo dell’aumento dei Reels a 90 secondi.

Allo stesso modo, possiamo aspettarci dei servizi simili a Discord o Slack per far sentire la community molto più partecipe alla vita social. Tutto ciò, ovviamente, in ottica ripresa economica dopo questi dati sorprendentemente negativi.