Fakespot rimossa da App Store di iOS dopo il reclamo di Amazon

Fakespot rimossa da App Store di iOS dopo il reclamo di Amazon
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Fakespot, l'applicazione nota per la sua estensione web che consente di scoprire ed eliminare le recensioni false, è stata improvvisamente eliminata dall'App Store di iOS e non può più essere scaricata su iPhone ed iPad.

Secondo quanto raccolto da The Verge, la decisione sarebbe arrivata a seguito di un reclamo inviato da Amazon ad Apple in cui il colosso di Seattle ha chiesto ai gestori dello store la rimozione. Le stesse Amazon e Fakespot hanno confermato che Apple ha deciso di rimuovere l'app dalla sua piattaforma.

Amazon, nel reclamo, avrebbe espresso preoccupazione per l'utilizzo senza autorizzazione dei dati presenti sulla piattaforma di vendita e sui possibili pericoli collegati al furto dei dati dei clienti. Saoud Khalifah, il fondatore di FakeSpot, parlando con The Verge ha confermato la rimozione dell'app da parte di Apple, che però sarebbe arrivata senza alcuna spiegazione.

Apple ha contestato la versione di Khalifah ed in una nota inviata a The Verge ha spiegato che "si trattava di una controversia sui diritti di proprietà intellettuale avviata da Amazon l'8 giugno e nel giro di poche ore ci siamo assicurati che entrambe le parti fossero in contatto tra loro, spiegando il problema e le misure da adottare per lo sviluppatore per mantenere la propria app nello store. Abbiamo anche dato agli sviluppatori il tempo di risolvere. Il 29 giugno, abbiamo nuovamente contattato Fakespot, qualche settimana prima di procedere con la rimozione".

Il primo reclamo da parte di Amazon sarebbe arrivato a metà giugno: la linea guida contestata è la 5.2.2 riguardante i siti ed i servizi di terze parti. La stessa società di Seattle ha anche affermato che "l'app in questione fornisce ai clienti informazioni fuorvianti sui nostri venditori e sui loro prodotti, danneggia le attività dei nostri venditori e comporta potenziali rischi per la sicurezza".

Saoud Khalifah, nell'esprimere la sua contrarietà soprattutto a seguito del lavoro portato avanti su Fakespot, ha affermato che la società sta valutando tutte le opzioni per tutelarsi.