Il fallimento di Immuni e simili: in UE tracciati solo il 5% dei casi di Covid

Il fallimento di Immuni e simili: in UE tracciati solo il 5% dei casi di Covid
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Tutti ricorderanno che subito dopo la prima ondata di Covid-19 in Italia, fu lanciata l'app Immuni del Governo Italiano, che aveva l'obiettivo di favorire il contact tracing tra i positivi al Coronavirus. Ebbene, a distanza di quasi due anni uno studio certifica il fallimento dei client simili in tutta Europa.

Secondo i dati diffusi da una ricerca di OpenPolis, infatti, a livello europeo le applicazioni come Immuni hanno contribuito al tracciamento dei contagi solo nel 5% dei casi. Tale percentuale nel nostro paese è ancora inferiore: in Italia Immuni ha tracciato solo l'1% dei positivi. Quali sono le ragioni? Secondo i ricercatore "la mancanza di fiducia dei cittadini ha rappresentato una barriera insormontabile, con un risultato abbastanza modesto rispetto alle aspettative".

Sin dalle prime fasi della distribuzione, infatti, i ricercatori ed epidemiologi hanno spiegato che per diventare efficaci, le applicazioni necessitavano di una platea di installazioni di almeno il 60%. Tuttavia, nell'Unione Europea solo l'Irlanda è riuscita a raggiungere l'obiettivo e la sua app è stata installata dal 75% della popolazione.

Lo scorso giugno Immuni si era fermata a 10 milioni di download e secondo i dati ufficiali disponibili sul sito ufficiale non ha sfondato quota 19,5 milioni di installazioni. OpenPolis calcola però download pari al 30% della popolazione italiana, con l'1% dei casi registrati. "Purtroppo, l'assenza di analisi e verifica dei dati a disposizione rende difficile capire quanto utili questi strumenti siano effettivamente stati nella lotta contro il virus" si legge nel rapporto.