È stato trovato un modo fantascientifico per deviare i fulmini

È stato trovato un modo fantascientifico per deviare i fulmini
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I fulmini sono la dimostrazione più incredibile della forza della natura e il video di questo albero disintegrato istantaneamente ve lo dimostra. Un team di scienziati sembrerebbe aver trovato un modo, davvero fantascientifico, per deviare queste saette. In che modo? Con dei laser.

Il fisico Aurélien Houard, del Laboratorio di ottica applicata del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica a Parigi, insieme ai suoi colleghi, si è diretto in cima a una montagna svizzera dove si trova una grande torre di telecomunicazioni in metallo che viene colpita dai fulmini circa 100 volte ogni anno.

Così come potrete immaginare, questi fenomeni possono causare ingenti danni per miliardi di dollari ad aeroporti e rampe di lancio, per non parlare di tutte le persone decedute. La nostra unica contromisura è il "parafulmini" inventato nel 18° secolo da Benjamin Franklin. Purtroppo, però, a causa di un aumento degli eventi meteorologici estremi guidati dai cambiamenti climatici, la protezione dai fulmini sta diventando sempre più importante.

Così gli scienziati hanno effettuato il loro esperimento lo scorso anno. Durante la loro permanenza nella torre delle telecomunicazioni, brevi e intensi impulsi laser sono stati lanciati nelle nuvole durante una serie di temporali e hanno deviato con successo quattro scariche di fulmini verso l'alto. 12 saette hanno invece colpito la torre durante i periodi in cui il laser era inattivo.

Precedenti prove sul campo non erano riuscite a trovare alcuna prova che i laser potessero deviare le scariche, ma questo esperimento sembra confermarlo... cos'è cambiato? Houard e colleghi hanno utilizzato laser fino a mille impulsi al secondo, molto più veloci di altri strumenti passati, consentendo all'impulso di luce di intercettare tutti i fulmini che si sarebbero formati sopra la torre.

Come funziona il processo? Il laser inviato verso il cielo modifica le proprietà di flessione della luce dell'aria, provocando il restringimento e l'intensificazione dell'impulso fino a quando non inizia a ionizzare le molecole d'aria. In questo fenomeno le molecole d'aria vengono riscaldate lungo il percorso del laser, assorbendone l'energia, ed espulse a velocità supersonica.

L'operazione lascia dietro di sé canali "di lunga durata" di aria meno densa che offrono un percorso per le scariche elettriche. Il lavoro condotto dagli scienziati apre la porta a nuove applicazioni atmosferiche e potremo presto vedere degli impulsi laser nei pressi di aeroporti o rampe di lancio per razzi.