La farina di grillo arriverà sulle nostre tavole: ecco perché

La farina di grillo arriverà sulle nostre tavole: ecco perché
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La farina di grillo potrà arrivare sulle nostre tavole. Dal 24 gennaio 2023, infatti, l'Unione Europea ha adattato il proprio regolamento di produzione alimentare alla disponibilità di questo nuovo ingrediente: il grillo di terra (Genere Acheta), ed è già previsto un grande uso nell'industria alimentare del 21secolo.

I motivi sono molteplici perché il costo dell'allevamento, i tempi e la resa non hanno eguali. Secondo quanto riporta Healthline, la farina di grilli è un alimento molto ricco di proteine paragonabile al pollo. Non solo: contiene quantità importanti di vitamina B-12 - 24 microgrammi ogni 100 grammi - 10 volte tanto della quantità che può essere trovata nel salmone. La polvere di questo insetto contiene anche da 6 a 11 milligrammi di ferro ogni 100 grammi, più del doppio della quantità trovata negli spinaci.

Studi iniziali, inoltre, suggeriscono anche che i nostri corpi assorbono minerali, come il ferro, più facilmente se forniti tramite farina di grilli, al contrario della carne di manzo. Ci sono anche altri vantaggi nel consumo di questo nuovo alimento: oltre ad essere ovviamente commestibile per l'uomo e igienicamente sicura è anche eco-sostenibile.

Pensate, infatti, che per produrre mezzo chilogrammo di carne circa è necessario impiegare mediamente 10 chili di mangime; per produrre mezzo chilo di grilli è sufficiente soltanto un chilo di mangime! Poiché la carne diventa sempre più insostenibile per il pianeta, si devono cercare soluzioni alternative: certo, ci vorrà ancora molto tempo (quindi state sereni) poiché mezzo chilo di farina di grillo costa circa 30 euro, ma in futuro sarà una valida opzione, insieme alla carne stampata in laboratorio.