Farmaci salvavita: il futuro è nelle mani dell'intelligenza artificiale DeepMind

Farmaci salvavita: il futuro è nelle mani dell'intelligenza artificiale DeepMind
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DeepMind è universalmente riconosciuta come una delle migliori intelligenze artificiali attualmente presenti in circolazione, grazie ai notevoli passi in avanti registrati negli ultimi anni. Il suo utilizzo potrebbe in futuro rivelarsi fondamentale anche in campo farmaceutico, il tutto a beneficio degli utenti.

L'ultimo progresso dell'intelligenza artificiale è davvero notevole. L'intelligenza AlphaFold di DeepMind ha infatti sviluppato un metodo iper veloce per trovare una struttura 3D delle proteine dalla sequenza di molecole di amminoacidi di cui sono composte.

Grazie a questa scoperta, la società controllata da Alphabet, che è divenuta nota a livello mondiale per i suoi progressi registrati nella gara di Go, è entrata a far parte di una gara internazionale gestita dal Protein Structure Prediction Center, vincendola. Il tutto aveva ad oggetto il così detto "ripiegamento delle proteine", che per anni è stato uno dei principali problemi affrontato (senza successo) dai biologi, i quali nel momento in cui scoprono una nuova proteina confrontano la sequenza aminoacida con un database di altre proteine le cui strutture sono già note. Dopo aver fatto tale confronto, cercano di immaginare la composizione tridimensionale del nuovo protide.

Nei casi in cui non sono presenti proteine simili, i ricercatori determinano le strutture tridimensionali utilizzando tecniche sperimentali come la microspia crioelettronica, la risonanza magnetica nucleare o la cristallografia a raggi X. Questi metodi però richiedono una quantità elevata di tempo e denaro, ed hanno un'alta percentuale di errori.

E' questo il motivo per cui i biologi spesso ricorrono all'intelligenza artificiale. Il software di Google, AlphaFold, ha vinto sconfiggendo 98 concorrenti. Il risultato è stato raggiunto grazie alla rete neurale che è stata addestrata con migliaia di proteine con strutture note.

Nel momento in cui ad AlphaFold veniva indicata una nuova proteina, l'IA attraverso l'utilizzo della propria rete neurale è stata in grado di prevedere le distanze tra le coppie dei suoi amminoacidi e gli angoli tra i loro legami chimici di collegamento, formando una struttura a tiraggio. A questo punto AlphaFold modifica la struttura per trovare quella più efficiente dal punto di vista energetico. Il tutto in un paio d'ore.

Il successo rappresenta un traguardo significativo, che secondo molti potrebbe essere il presagio del fatto che presto saremo in grado di prevedere in modo efficiente la struttura della proteine, risolvendo vari problemi che consentiranno agli scienziati di comprende meglio il mondo intorno a noi, velocizzando il processo di scoperta dei farmaci salvavita.