
Un nuovo farmaco rivoluzionario contro l'Alzheimer? Gli scienziati sono cauti
Continua la ricerca sull'Alzheimer. La società farmaceutica Giapponese Eisai, insieme alla Statunitense Biogen, hanno annunciato quest'autunno che il farmaco Lecanemab sembrerebbe funzionare. Un bagliore di speranza dopo gli innumerevoli tentativi infruttuosi nella cura di questa terribile malattia, anche se non tutti condividono l'ottimismo.
In uno studio della durata di 18 mesi, che ha compreso quasi 1800 persone agli stadi iniziali della malattia, i pazienti a cui è stato somministrato il farmaco hanno riscontrato un ritardo nel peggioramento delle condizioni di circa cinque mesi. Inoltre, gli stessi pazienti avevano una probabilità ridotta del 31% nel progredire allo stadio successivo durante lo studio.
Il farmaco sembra dunque avere un buon successo nel rallentare gli effetti dell'Alzheimer, ma gli scienziati sono discordi su quanto questo possa cambiare per i pazienti e i loro famigliari.
Secondo alcuni esperti come il dott. Madhav Thambisetty, "è improbabile che la piccola differenza ottenuta in questa prova possa avere un effetto rilevante per i pazienti."
I test sono comunque importanti perché hanno dimostrato che un farmaco capace di attaccare una proteina chiamata amiloide - considerata una delle responsabili dell'Alzheimer - può aiutare a rallentare la progressione clinica. "Comprendiamo tutti che questa non si tratta di una cura e stiamo cercando molto duramente di capire cosa significa rallentare l'Alzheimer, poiché è la prima volta che succede." Ha affermato Maria Carrillo, capo scientifico per l'Alzheimer's Association.
Più preoccupanti sono invece i potenziali effetti collaterali. I farmaci che prendono di mira gli amiloidi possono infatti causare gonfiore e sanguinamento nel cervello. Un gonfiore di questo tipo è stato osservato nel 13% dei pazienti a cui era stato somministrato il Lecanemab. Eisai ha affermato che la maggior parte erano asintomatici o con sintomi moderati.
L'agenzia FDA (Food and Drug Administration, che ha recentemente approvato il farmaco più costoso al mondo) sta valutando l'approvazione del Lecanemab, e una decisione è attesa per Gennaio. Se venisse approvato, si tratterebbe del secondo farmaco anti-Amiloide sul mercato.
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