Fatturazione a 28 giorni: dal TAR arriva lo stop ai rimborsi

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Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha disposto il blocco ai rimborsi previsti dall'AGCOM in merito al sistema di fatturazione a 28 giorni fino al prossimo Ottobre. Dei rimborsi previsti al Garante avevamo anche parlato su queste pagine, e nella delibera si parlava di uno storno sulla prima bolletta basata sul sistema a 30 giorni.

Secondo il TAR, che si è pronunciato sull'appello presentato da tutti gli operatori, la decisione finale arriverà solo il prossimo Ottobre, e fino ad ora gli utenti non riceveranno alcun tipo di rimborso. Contestualmente, però, è stato anche rigettato il ricorso degli operatori e dell'Asstel che avevano richiesto di bloccare il ritorno al sistema di fatturazione a trenta giorni per le offerte di reta fissa.

Ovviamente il tutto era ampiamente previsto, in quanto a stabilire il ritorno ai 30 giorni è una legge del Governo, regolarmente approvata dal Parlamento Italiano. Il TAR ha anche confermato le sanzioni che l'AGCOM aveva attribuito agli operatori che non si erano allineati al sistema di fatturazione mensile, continuando su quello a 28 giorni.

La partita è ancora apertissima, e si gioca sui rimborsi, visto che gli operatori telefonici non possono fare nulla sulla cadenza di emissione delle fatture. Le telco, ovviamente, non hanno alcuna intenzione di rimborsare gli utenti in quanto secondo alcuni calcoli i rimborsi da emettere peserebbero in maniera molto elevata sulle loro casse. E' proprio su questo punto che il Tar ha puntato il dito, sostenendo che i rimborsi potrebbero incidere sugli equilibri finanziari e contabili delle aziende, che potrebbero registrare danni gravissimi a livello di bilancio.

La procedura prevede che, nel caso in cui il Tar dovesse confermare i rimborsi già a partire dal prossimo Ottobre, gli operatori potrebbero rivolgersi al Consiglio di Stato, ma la sensazione è che la procedura sarà tutt'altro che breve e gli utenti prima di ricevere un responso definitivo sulla questione rimborsi saranno costretti ad attendere ancora tanto.