L'FBI ha buttato giù Deep Dot Web, che riportava notizie e link sul Deep Web

L'FBI ha buttato giù Deep Dot Web, che riportava notizie e link sul Deep Web
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Il sito forniva notizie giornaliere sugli sviluppi legati al Deep Web e ai suoi principali market di beni illegali, ma i suoi fondatori avrebbero tratto dei guadagni con una sorta di sistema di affiliate marketing: i mercati della droga li ricompensavano per il traffico portato grazie agli annunci sul sito.

Così da questa settimana Deep Dot Web non c'è più, al suo posto un avviso dell'FBI che notifica il sequestro del portale e l'arresto di molte delle persone che lo gestivano. Sono stati arrestati due persone in Israele, apprendiamo dai media locali, ma anche residenti di Francia, Germania e Paesi Bassi.

L'FBI ha lavorato assieme alle autorità degli Stati partner. L'accusa, spiega il The Times of Israel, è quella di aver preso soldi dal provento della vendita di beni illegali, come la droga. Il sistema descritto non sembra poi dissimile dalle percentuali che Amazon corrisponde ad influencer ed editori con l'affiliate program. Solo che in questo caso parliamo di portali che vendono armi e droga, nelle migliori delle ipotesi.

Anche solamente l'attività di reporting delle news relative al Deep Web, ad esempio sulle tecniche per depistare le autorità, viola le leggi americane, spiega The Verge.

"We continue to keep pace with sophisticated actors on the dark web by increasing our technical abilities and working even more closely with our international law enforcement partners. While they lurk in the deepest corners of the internet, this case shows that we can hunt down these criminals wherever they hide", si legge nel comunicato condiviso dal U.S Attorney Nick Hanna.

C'è un nuovo studio sulla vendita di armi sul deep web. Nel 2017 Il NYT creava un portale accessibile solo con Tor.