FBI, schiaffo ad Apple: sbloccato l'iPhone del killer di Pensacola

FBI, schiaffo ad Apple: sbloccato l'iPhone del killer di Pensacola
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Altro schiaffo da parte dell'FBI ad Apple. Gli agenti federali americani infatti sono riusciti a sbloccare con successo l'iPhone del responsabile dell'attacco terroristico di Pensacola, in Florida, avvenuto l'anno scorso e che portò alla morte di tre militari.

L'FBI aveva chiesto aiuto ad Apple a Gennaio, ma la società aveva fornito agli agenti solo i dati iCloud non crittografati. Un rappresentante della compagnia americana in una nota aveva affermato che "quando l'FBI ci ha chiesto informazioni relative a questo caso un mese fa, abbiamo fornito loro tutti i dati in nostro possesso e continueremo a supportarli con tutti i dati disponibili".

Non è chiaro che tipo di strumento abbia utilizzato l'FBI per rompere la crittografia che proteggeva l'iPhone e quindi accedere alle informazioni presenti al suo interno.

In occasione della conferenza stampa, il direttore dell'FBI Christopher Wray ed il procuratore generale William Barr hanno però duramente attaccato Apple, rea secondo loro di essersi rifiutata di aiutare gli investigatori. Wray, in particolare, ha affermato che l'FBI non ha ricevuto "alcun aiuto" da parte di Apple per bypassare i telefoni e nemmeno società tecnologiche di terze parti sono state in grado di aiutare gli agenti.

Il procuratore ha definito la società di Cupertino "una grande delusione". "Apple ha preso la decisione commerciale e di marketing di progettare i propri telefoni in modo tale che solo l'utente possa accedere ai contenuti, indipendentemente dalle circostanze. In casi come questi, in cui l'utente è un terrorista o in altri casi in cui si tratta di un criminale, un trafficante di esseri umani, un pedofilo, la decisione di Apple potrebbe avere conseguenze pericolose per la sicurezza pubblica nazionale, il che è inaccettabile" ha continuato il procuratore.

Un altro scontro tra FBI ed Apple era avvenuto con l'iPhone del killer di San Bernardino: all'epoca però i federali acquistarono un tool di terze parti.