Si fingeva miliardario su Tinder e derubava le ragazze, indagato per frode

Si fingeva miliardario su Tinder e derubava le ragazze, indagato per frode
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Si presentava su Tinder come il "principe dei diamanti", ma altro non era che un truffatore che adottava sempre lo stesso modus operandi. L'uomo infatti seduceva le donne sulla piattaforme d'incontro con il lusso, viaggi a bordo di jet privati, cene in ristoranti esclusivi ed alberghi a cinque stelli, ma a pagare non era lui.

La strategia infatti prevedeva che a pagare fossero le donne che aveva sedotto, truffato ed abbandonato in precedenza, il tutto seguendo un copione rigorosamente studiato: approccio, l'illusione e scomparsa.

La storia è stata raccontata in anteprima dalla testata norvegese VG, la prima a mettersi sulle tracce del giovane 28enne Shimon Hayut, questo il suo nome reale. A svelare i retroscena una delle ragazze che accusa Hayut di truffa, la 29enne Cecilie Schoder Fjellhoy, che ha reso noto anche come l'israeliano utilizzasse un falso nome: Simon Leviev.

La donna ha ammesso di avergli creduto dopo il primo appuntamento, durante il quale la coppia è volata in Bulgaria a bordo di un jet privato, insieme ad una guardia del corpo ed un assistente personale che rendevano praticamente impossibile ipotizzare l'inganno.

I problemi sono iniziati dopo qualche settimana di incontri, messaggi e telefonate, quando Leviev confessava di essere sotto minaccia e di temere per la propria vita, al punto che inviava addirittura foto di se in ospedale con tracce di sangue sulla maglietta a seguito di un (fasullo) attacco. La truffa si consumava solo successivamente, quando l'uomo chiedeva dei prestiti che poi si sono rivelati tutt'altro.

Non solo infatti il 28enne non li restituiva, ma li utilizzava per finanziare la propria vita di lusso e truffare altre donne, usando la stessa identica tecnica.

La vicenda è finita sotto gli occhi delle procure più importanti al mondo, che ora lo stanno cercando per truffa. In alcuni stati ha già scontato tre anni di prigione, come il caso della Finlandia, mentre in Israele è stato processato ma si è dato alla fuga dopo la sentenza.