Dove sono finite le schede video? Svelata mining farm con migliaia di GPU NVIDIA

Dove sono finite le schede video? Svelata mining farm con migliaia di GPU NVIDIA
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Il blocco in Cina del mining di criptovalute ha aiutato, in parte, il mercato delle GPU a riprendersi, ma scalper e miner in Occidente sono ancora attivi per rendere la passione dei videogiocatori meno accessibile. Quando succede che una persona pubblica video mostrando le sue mining farm ricche di RTX 3000, non manca quindi la furia dei gamer.

Uno degli ultimi esempi è il caso di Jaxson Davidson, utente Twitter che si descrive come “veterano crypto da quattro anni e miner di criptovalute a tempo pieno”. Con una breve clip di 26 secondi pubblicata sulla detta piattaforma social, egli ha mostrato un quarto della sua mining farm con quasi esclusivamente schede video NVIDIA GeForce RTX 3070. Osservando i singoli frame è evidente il design delle Founders Edition, come anche qualche modello custom o AMD.

Il processo di estrazione di criptovalute come Bitcoin, Ethereum, SHIBA e altre ancora richiede l’utilizzo di centinaia, se non migliaia di schede video. Questo è proprio ciò che si evince dal video pubblicato da Jaxson Davidson dato che, dando un’attenta occhiata, è possibile notare ben sei file di ripiani da 12 rack ciascuno, e ogni rack monta fino a quattro gruppi da otto schede grafiche. In poche parole, 2300 GPU per il singolo edificio mostrato. Supponendo che ognuno dei quattro stabili adibiti a mining farm disponga di tale numero di schede video, allora si parla di 9200 GPU NVIDIA e AMD, personalizzate e stock, a disposizione di Davidson.

Egli ha chiarito poi che un nuovo edificio conterrà soltanto schede NVIDIA CMP 170HX, modello lanciato a fine ottobre dal team verde e pensato esclusivamente per il mining. Il prezzo è mostruoso: si parla di 4.435 Dollari di listino. Per raggiungere la potenza voluta dai miner professionisti, però, è un must.

Nel mentre, il pubblico ha scatenato la sua rabbia con un pizzico di ironia: c’è chi vuole versare aranciata e acqua sopra l’intera mining farm, o chi preferisce passare accanto alle schede video con un magnete. Altri invece parlano di “ecoterrorismo” e di “mancanza di rispetto” nei confronti del resto dell’utenza.

Restando nell’universo NVIDIA, a quanto pare la società si sarebbe vista costretta a rinviare le nuove RTX 3080 e 3070 Ti al 2022, forse persino dopo il CES di Las Vegas.