La flora batterica dei pipistrelli è la più strana tra i mammiferi

La flora batterica dei pipistrelli è la più strana tra i mammiferi
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Uno studio punta i riflettori su una situazione molto curiosa che riguarda la... flora intestinale dei pipistrelli! Sembra, infatti, che queste creature vadano in controtendenza rispetto agli altri mammiferi.

Tutti noi siamo ricoperti, circondati, internamente ed esternamente, da una grande moltitudine di batteri. Si stima che, probabilmente, il numero di questi “ospiti” sia maggiore rispetto al numero di cellule del nostro corpo. Molti di questi ospiti, tuttavia, ci aiutano in alcuni processi biochimici come la digestione e ci difendono da possibili attacchi esterni e, in cambio, noi gli forniamo un substrato dove vivere ed energia dagli alimenti che mangiamo. Ricordiamo, a titolo di esempio, infatti, i batteri che vivono all'interno dell’intestino e la loro grande importanza biologica. Ma questa simbiosi non è tipica solo dell’uomo. Mammiferi, uccelli, rettili, anfibi hanno tutti, al loro servizio, un esercito microbico invisibile ad occhio nudo ma estremamente numeroso.

Tuttavia, come spesso avviene in natura, esistono delle eccezioni: i pipistrelli. Un gruppo di scienziati appartenenti all'Università della California ha raccolto campioni di batteri da alcune zone ben precise del corpo dei pipistrelli come la pelle, la lingua e l’intestino da, poco meno, 500 pipistrelli africani appartenenti a 31 specie diverse. Da questi campioni batterici è stato estratto il DNA e ciò che hanno scoperto è stato sbalorditivo. Per prima cosa, la maggior parte dei batteri era presente all'interno della bocca o sulla loro pelle e ogni specie di pipistrelli aveva una sua varietà di batteri diversa come se, tra le varie specie, ci dicono gli scienziati che hanno svolto lo studio, non esistesse alcuna relazione tra microbioma e storia evolutiva.

E’ come, quindi, se i pipistrelli potessero fare a meno di questa simbiosi che per altri animali è importantissima. Questa strana discrepanza si potrebbe spiegare con il fatto che questi animali, per volare, hanno bisogno di grandissime quantità di energia. Le energie che molto batteri sottraggono a questi animali è maggiore del beneficio ma non solo: proprio perché sono animali che volano, hanno bisogno di essere quanto più leggeri possibile. Per questo motivo il loro tratto intestinale non è molto lungo ed un tratto intestinale corto ospita, appunto, pochi batteri.